Tennistavolo, il sogno di Edoardo Casati si chiama Parigi 2024: «Ma servono sostegni economici»

I grandi risultati degli atleti paralimpici italiani a Tokyo “hanno fatto scoprire alla massa il nostro mondo” dice Edoardo Casati, 18 anni e campione italiano giovanile paralimpico di tennistavolo: il suo sogno si chiama Parigi 2024 e per questo ha avviato una raccolta fondi per poter fare esperienza internazionale.
Edoardo Casati, campione italiano in carica di tennis tavolo paralimpico
Edoardo Casati, campione italiano in carica di tennis tavolo paralimpico Paolo Volonterio

È in corso la raccolta fondi per il lissonese Edoardo Casati,18 anni, il campione italiano paralimpico di tennistavolo, categoria giovanili, titolo conquistato lo scorso maggio a Cadelbosco di Sopra: il sogno è la partecipazione alle paralimpiadi di Parigi 2024.

Tennistavolo, il sogno di Edoardo Casati si chiama Parigi 2024: «Ma servono sostegni economici»
Edoardo Casati, campione italiano in carica di tennis tavolo paralimpico

Casati a 13 anni aveva subito una lesione del midollo spinale a seguito di un incidente sul campo di calcio, che lo ha reso paraplegico costringendolo su una carrozzina. Ma con fatica e impegno, dopo un periodo di riabilitazione, ha iniziato una nuova avventura, partecipando ai campionati italiani assoluti di tennistavolo e conquistando il titolo tricolore. Ora il suo sogno è di arrivare a Parigi.

“Per raggiungere questo obiettivo – ha detto – ho bisogno di sostegni per poter affrontare gare di carattere internazionale e fare esperienza, le trasferte sono costose. Con tutta probabilità ad ottobre ne disputerò una in Spagna sulla Costa Brava”.

Casati è iscritto alla 5A indirizzo linguistico al liceo Parini di Seregno, succursale di Lissone. Ha conosciuto il tennistavolo come elemento di riabilitazione richiesto dall’unità spinale dell’ospedale di Niguarda.

Dal settembre 2019 milita nelle fila dell’AUSportivo di Milano, che frequenta due volte la settimana, per svolgere gli allenamenti di due ore, coi compagni di squadra e col maestro Paolo Brugliera.

“I risultati esaltanti e strabilianti ottenuti dagli atleti paralimpici italiani in tutte le specialità alle olimpiadi di Tokyo – ha continuato – hanno fatto scoprire alla massa il nostro mondo, sempre poco considerato e rimasto a lungo in secondo piano. Spero che l’entusiasmo attuale non cali in una buca e si spenga progressivamente durante l’anno. Mi auguro altresì che l’interesse resti per sempre e non venga offuscato da ombre”.

La raccolta fondi per Edoardo Casati è su “GoFundMe” e ha lo scopo di sostenerlo in questa nuova sfida. Finora sono stati raccolti 4.300 euro da 85 donatori, su un obiettivo di 15 mila euro. La campagna è raggiungibile a questo link.