Tanti auguri Gs Camosci, 50 cime di montagna per cinquant’anni di vita

Il Gruppo Camosci di Seregno celebra il mezzo secolo di esistenza: prima iniziativa la salita in contemporanea di 50 cime di montagne delle Prealpi lombarde per realizzare un video da presentare in successivi appuntamenti.
Gs  Camosci Escursione Rifugio Zambonia Zappa 1974
Gs Camosci Escursione Rifugio Zambonia Zappa 1974 Franco Cantù

Cinquanta cime di montagna per cinquanta anni di vita, una per ogni anno vissuto dal Gruppo Camosci di Seregno che si appresta a celebrare il mezzo secolo di esistenza. La prima iniziativa era prevista per domenica 27 giugno, con la salita in contemporanea di 50 cime di montagne delle Prealpi lombarde raggiungibili con agevoli escursioni. Sono un centinaio gli associati che hanno raggiunto le vette e scattato foto da inserire in un video da presentare in successivi appuntamenti.

Altra iniziativa la mostra di quadri: “Vedute – il paesaggio e la montagna” una collettiva di artisti seregnesi e del pittore sappadino Pio Solero. La mostra verrà inaugurata a Sappada il 24 luglio e rimarrà esposta fino al 22 agosto. A Seregno verrà inaugurata sabato 4 settembre in Galleria Civica Mariani e sarà aperta al pubblico fino al 19 settembre. La mostra a Sappada si inserisce nel particolare gemellaggio con la Magnifica Comunità del Cadore iniziato nel 1997 e proseguito con significativi eventi.

Il Gruppo Camosci (oggi ha sede in via Santino De Nova), è stato rifondato nel 1971 da don Ferdinando Mazzoleni, allora assistente dell’oratorio San Rocco, che incaricò Luigi Leoni di far crescere la passione della montagna nei giovani. Ben presto un discreto numero di adolescenti affiancò Leoni anche nel riproporre esperienze all’esterno dell’oratorio. Erano gli anni dei gruppi, dei movimenti, delle aggregazioni, e la finalità dei Camosci era quella di proporre eventi per coinvolgere il maggior numero di persone.

Fin dall’inizio si decise di azzerare la precedente sperimentazione, proprio per rimarcare la discordanza degli scopi.

Venne riproposta la “Corsa in Montagna” sul percorso Erba – Capanna Mara – La Salute, per rilanciare il messaggio dei “Camosci”. Venne rispettata la formula della coppia e non individuale, per riaffermare che la montagna non si vive in forma singola, ma uniti, insieme ad altri. La partenza della 1^ edizione della “Corsa”, fu data domenica 14 maggio 1972 con al via 25 coppie di atleti: era l’inizio di una meravigliosa avventura riproposta negli anni con crescente partecipazione tanto da essere valutata come una “classica”.

Quindi vennero organizzate escursioni a rifugi alpini, concorsi di pittura per scuole e per ragazzi. Furono organizzate anche serate con i famosi cori Incas di Fiorano al Serio e Idica di Clusone rispettivamente negli anni 1973 e 1976. Nel 1974 don Armando Cattaneo succedette a don Ferdinando, lasciando però immutata l’autonomia del gruppo con sede sempre all’interno dell’Oratorio San Rocco. Luigi Leoni, storica guida dei Camosci, nel 1976 lasciò l’incarico e al suo posto venne eletto il ventunenne Pino Tagliabue che da allora è sempre stato riconfermato presidente e da tutti riconosciuto come instancabile animatore del Gruppo.