Serie C, Seregno carico verso la capolista Padova: «L’obiettivo rimane guardare di partita in partita»

L’ultima vittoria del Seregno in Serie C per 5-0 risaliva al 1974 e mercoledì sera è ricapitato con la Pergolettese. I commenti di mister Alberto Mariani e del centrocampista Silvano Raggio Garibaldi.
Il primo dei due gol di Cernigoi - foto Ac Seregno
Il primo dei due gol di Cernigoi – foto Ac Seregno

L’ultimo successo che il Seregno aveva ottenuto con il risultato di 5-0 in serie C risaliva al 27 gennaio 1974, quando al Ferruccio finì al tappeto la Clodiense. Basta questa sottolineatura per evidenziare la portata dell’exploit che, nel primo turno infrasettimanale del girone A, ha visto protagonisti gli azzurri, che tra le mura amiche hanno inflitto un pokerissimo alla malcapitata Pergolettese, che dopo aver sfiorato il vantaggio alla prima azione è stata travolta dalla doppietta di Iacopo Cernigoi e dalle reti di Andrea Gemignani, Sabino Signorile e Andrea Cocco.

«Abbiamo sicuramente disputato una bella partita – ha commentato il tecnico Alberto Mariani – Era una vittoria che ci serviva e credo che i ragazzi abbiano giocato bene, dando tutto come chiediamo sempre loro in ogni allenamento e in ogni gara. Ora ci aspettiamo qualcosa in più da chi subentra».

Il successo ha permesso ai brianzoli di allontanarsi dalle posizioni meno nobili della graduatoria e di salire a quota sette, nel gruppo che viaggia ai margini della zona playoff. Adesso alle porte c’è la trasferta di domenica 3 ottobre, alle 14.30, a Padova, sul campo della capolista incontrastata, ancora a punteggio pieno, del girone A.

«Sarà un incontro bellissimo da affrontare – ha chiosato Mariani – Noi andremo come al solito per fare del nostro meglio, con tanta determinazione e convinzione».

Soddisfatto anche il centrocampista Silvano Raggio Garibaldi: «Il risultato è la prova che è la testa a fare la differenza. Con il Renate non eravamo riusciti a sbloccarla e ci eravamo innervositi. Oggi è andata diversamente ad abbiamo potuto giocare come volevamo noi. L’obiettivo rimane guardare di partita in partita, anche perché è presto per fare calcoli. A Padova andremo con il nostro spirito di sempre, cercando di farci trovare pronti, al cospetto di una corazzata».