Serie C: la Figc frena il passaggio di società del Seregno, la nuova proprietà rassicura

La Figc ha inviato lunedì alla dirigenza del Seregno calcio una comunicazione, facendo segnare uno stop nell’iter che ha portato al passaggio di proprietà: la documentazione non è completa. Fabio Iurato, socio della Big One Energy con Giorgio Coviello, rassicura.
Da sinistra, Fabio Iurato, Giorgio Coviello nel giorno della presentazione alla squadra in gennaio
Da sinistra, Fabio Iurato, Giorgio Coviello nel giorno della presentazione alla squadra in gennaio

«Si rappresenta, pertanto, alla spettabile società in indirizzo che le segnalate inadempienze sono sanzionabili e comportano, ai sensi e nei termini di cui all’articolo 32, comma 5 bis e seguenti del codice di giustizia sportiva, l’obbligo di cessione delle quote acquisite in difetto dei requisiti; entro quindici giorni dalla ricezione della presente comunicazione, per gli effetti di cui al terzo comma della norma transitoria annessa all’articolo 32 del codice di giustizia sportiva, promulgata con comunicato ufficiale numero 206/A del 17 marzo 2022, potrà essere formulata istanza di riesame del giudizio reso dalla commissione».

È il passaggio forse più significativo della comunicazione che la commissione acquisizioni partecipazioni societarie della Figc, nella persona del presidente Pierfrancesco Bruno, ha inviato lunedì alla dirigenza del Seregno calcio, facendo segnare di fatto un brusco stop nell’iter che ha portato al passaggio della proprietà da Davide Erba alla Big One Energy, sottoscritto in gennaio.

Nel testo, Bruno ha sottolineato come la documentazione trasmessa agli uffici federali dalla Big One Energy dopo il subentro non comprenda l’attestazione inerente il possesso dei requisiti di onorabilità di Alessandra Carinci, socia di minoranza e moglie di Giorgio Coviello, uno degli imprenditori che hanno raccolto il testimone da Erba, e che «l’attestazione bancaria prodotta con riferimento alla Big One Energy non soddisfa le specifiche previste dal terzo comma; non copre, a ritroso, il biennio di decorrenza nel rapporto con l’istituto di credito; non è integrata da attestazioni rese da istituti di credito che abbiano avuto, con essa, rapporti pregressi, contenenti le indicazioni richieste e la dichiarazione che gli stessi non si sono estinti con saldo passivo».

La nuova proprietà azzurra ha quindici giorni per proporre ricorso, opportunità di cui, da quel che è filtrato, intende avvalersi.

«Si tratta di una novità che attendevamo – ha commentato Fabio Iurato, altro socio della Big One Energy – Non c’è niente di straordinario: ci è stato richiesto di integrare la documentazione per essere in linea con le norme. Non so se questo fosse il momento giusto per chiederlo, ma se ci fosse stato detto nell’immediatezza del passaggio che non avevamo i requisiti, il mio socio ed io avremmo speso zero euro. Invece, stiamo facendo fronte a quanto serve per il completamento della stagione».

Quindi, una parola per i sostenitori, sempre più disorientati: «I tifosi possono stare tranquilli. La proprietà è vicina alla squadra. Se avessimo scheletri negli armadi, saremmo già scappati a gambe levate, per nasconderci da qualche parte. Anche la federazione può stare tranquilla, perché tutti gli adempimenti sono stati rispettati. Più delle carte, contano i fatti e noi di fatti ne abbiamo prodotti tanti».