Seregno, intitolato a Pino Longoni il campo principale del centro sportivo Seregnello

La cerimonia ha visto la partecipazione della famiglia dell'ex calciatore e di giovani atleti dell'Fbc Seregno. Commosso il ricordo del giornalista Maurizio Losa
La moglie Grazia ed il figlio Enrico scoprono la targa di intitolazione del campo a Pino Longoni, sotto gli occhi del sindaco Alberto Rossi e del suo vice William Viganò

«Non c’è posto migliore per ricordarlo di questo». Maurizio Losa, giornalista, a lungo vicedirettore di Raisport e collaboratore dell’amministrazione comunale per l’organizzazione della tappa Seregno-Bergamo del Giro d’Italia di ciclismo nel 2023 e delle iniziative che, nel 2025, accompagneranno il conferimento del titolo di città europea dello sport a Seregno, ha chiosato con queste parole il suo intervento in occasione della cerimonia di intitolazione del campo principale del centro sportivo Seregnello di via Platone a Pino Longoni, calciatore ed allenatore, nato nel 1942 e scomparso nel 2006, svoltasi domenica 9 giugno. La novità ha sanato quella che per tanti appassionati era una ferita aperta: dopo il suo decesso, all’ex terzino, protagonista con le giovanili dell’Inter e poi con le prime squadre di Como, Modena, Cagliari, Fiorentina e Vicenza, prima di intraprendere la carriera di tecnico, che lo ha visto sedersi due volte sulla panchina del Seregno, era stata dedicata una via nella zona settentrionale del territorio, poi reintitolata ad Oriana Fallaci, a seguito delle problematiche originate dalla vicinanza con un’altra via Longoni, che fa memoria invece del sacerdote don Angelo Longoni.

Seregnello: i ricordi dell’uomo e del calciatore

Una celebre foto di Pino Longoni al Ferruccio con la maglia del Cagliari negli anni
sessanta: con lui, primo a sinistra, ci sono Gigi Riva, Aldo Silva e Pietro Spotti

Di fronte ad un buon pubblico, in particolare alla famiglia di Longoni, con la moglie Grazia, i figli Enrico e Samantha, i nipoti e la sorella Mariarosa, ed a tanti giovani tesserati dell’Fbc Seregno, il sindaco Alberto Rossi ha parlato di «un momento speciale della “Seregno Sport Week”, perché torna a casa una persona speciale nella storia della nostra città, come il calciatore seregnese che più ha giocato in serie A. Una persona che meritava di essere ricordata». Maurizio Losa, che nella sua esperienza professionale ha conosciuto da vicino Longoni, amato per la serietà e la correttezza sempre dimostrate, ha poi rinverdito aneddoti sportivi di più di mezzo secolo fa, quando il difensore sfiorò per due volte lo scudetto, senza mai vincerlo, con le maglie di Cagliari e Vicenza: «C’è anche una bella foto che lo ritrae al Ferruccio, in occasione di un’amichevole tra Seregno e Cagliari. Con lui ci sono Gigi Riva ed Aldo Silva, il nostro centravanti». Alberto Paleari, portiere seregnese del Benevento, ha quindi evidenziato «che da qui ho cominciato ad inseguire il mio sogno di giocare in serie A, dove poi ho disputato tre partite. La storia di Longoni mi ha commosso».

Seregnello: la gratitudine della famiglia Longoni

La famiglia Longoni con gli amministratori comunali, dietro la targa che ricorda Pino Longoni

Il momento finale del pomeriggio ha visto prim’attrice la famiglia Longoni. La secondogenita Samantha ha ringraziato «l’amministrazione comunale, che ha reso possibile tutto questo. Ci fa piacere che a papà sia stato intitolato un campo dove giocano i ragazzi. Per lui il calcio è sempre stata una passione e spero che i tanti giovani che sono qui seguano in questo il suo esempio». La moglie Grazia ed il primogenito Enrico hanno infine scoperto la targa commemorativa, con l’immagine di una figurina che vede Longoni con indosso la maglia del Cagliari, forse la più apprezzata, tra quelle vestite in un percorso sportivo e di vita che gli ha garantito la stima di tutti.