Un sogno diventato realtà. Dopo aver macinato ore ed ore lungo le strade della Brianza, accompagnato in questa fase di preparazione da molti amici, come lui amanti della corsa, Daniele Lissoni, seregnese, classe 1983, in forza all’Asd Vegan Power Team, ha conquistato il titolo italiano di BackYard Ultra, disciplina sportiva ancora poco nota, ma che nel tempo probabilmente si ritaglierà uno spazio sempre più consistente nel mondo del podismo. Siamo al cospetto di una forma di ultramaratona, che chiama i concorrenti a percorrere la distanza di 6 chilometri 706 metri in meno di un’ora, al ritmo di 100 miglia in ventiquattro ore, con termine previsto quando in gara rimane un solo concorrente.
BackYard Ultra: l’impresa realizzata con condizioni meteo avverse
“UltraLisso”, come lo hanno soprannominato ormai un po’ tutti gli appassionati, ha partecipato al campionato del mondo per nazioni, che ha visto la squadra italiana al via con quindici atleti a Castellaneta Marina, frazione di Castellaneta, nel tarantino, in una prova cui hanno partecipato sessantadue nazionali. Dopo una faticaccia di cinquantacinque giri percorsi, per un totale di 368 chilometri e mezzo, con l’aggravio di condizioni meteorologiche molto proibitive, tradottesi in piogge e venti forti, il seregnese ha centrato un duplice obiettivo: il titolo italiano, appunto, e la qualificazione alla prossima edizione del mondiale, prevista in una data ancora da definire in America, dove tra l’altro era già stato protagonista nel 2023 in Tennessee, correndo per quarantadue ore.
BackYard Ultra: il supporto della moglie Rossana e della figlia Maddy
Per la cronaca, a Castellaneta Marina sul gradino più alto del podio è salito il Belgio, i cui atleti hanno totalizzato 1.147 yards, mentre l’Italia si è posizionata al diciassettesimo posto, con un totale di 477 yards, delle quali 55 sono state coperte da Lissoni. Il personal best di quest’ultimo rimane quello fissato a Fregene nel 2022, quando corse per sessantuno ore, facendo registrare il record mondiale per un esordiente. Risultati prestigiosi, i suoi, possibili anche grazie al supporto continuo della famiglia, con la moglie Rossana sempre al suo fianco e la figlia Maddy supertifosa del suo papà.
BaxkYard Ultra: la felicità del neo campione italiano
«Ancora non ci credo -ha commentato Lissoni-: campione italiano di BackYard Ultra, qualcosa che mai avrei pensato possibile… Le emozioni sono inimmaginabili: quanto l’ho sognato, visualizzato, sperato! Al di là del titolo, che resta qualcosa di scritto sulla carta, da questo mondiale mi porto a casa molto altro di ben più alto valore, come l’aver conosciuto nuovi atleti e persone stupende, con le quali ho condiviso moltissime ore tra gioie e dolori, ognuno con la propria storia e la propria verità, che mi hanno appassionato dall’inizio alla fine. È grazie a loro se la fatica quasi non si sentiva!».