Il pilota Arturo Merzario, presidente onorario della Scuderia del Portello governata dall’architetto Marco Cajani di Seregno (sede operativa a Seregno in via San Pietro), a Bologna ha ricevuto il “Premio Nazionale per il Motorismo Storico”. Il prestigioso riconoscimento istituito dall’Automotoclub Storico Italiano è stato consegnato da Alberto Scuro, presidente ASI, al grande campione che da Civenna, suo paese natale, ha conquistato le vette più alte dell’automobilismo sportivo mondiale.

Scuderia del Portello: al cowboy Arturo Merzario il premio Asi per il motorismo storico, la motivazione
“Un cappello da cowboy – queste le motivazioni esposte dal presidente Scuro – è diventato il suo segno distintivo e ne definisce anche il carattere di chi correva per amore della velocità pura e del rischio consapevole. Arturo Merzario ha attraversato un’intera epopea del motorismo, passando dai team più blasonati della Formula 1 e correndo in tutti i templi della velocità, scrivendo una storia densa di imprese e guidando con naturalezza alla 24 Ore di Le Mans come alla Targa Florio, oppure al Nurburgring con quel salvataggio di Niki Lauda dall’auto in fiamme, che Merzario fa scorrere solo come un episodio di vita che si è risolto nel migliore dei modi. Merzario è un talento poliedrico, un gentleman delle corse nato per esaltarsi al volante di una vettura. La sua perseveranza e il suo impegno che ancora oggi nel nostro mondo lo vede attivissimo lo hanno reso un’icona”.
Scuderia del Portello: la storia
Marco Cajani per l’occasione ha ricordato che la Scuderia del Portello è stata fondata ad Arese il 3 febbraio 1982 nell’ambito del Centro Direzionale Alfa Romeo, come emanazione del brand meneghino e che da 32 anni ricopre la carica di presidente e team principal. La Scuderia del Portello rappresenta in pista la “storia del Marchio Sportivo Alfa Romeo” organizza e partecipa a trasferte in ambito di corse internazionali.