Stefano Cerioni, dopo nove anni, torna ad allenare la Nazionale italiana di fioretto e vede in Arianna Errigo un punto di riferimento. «Si tratta di un’atleta dal talento immenso che conosco molto bene – ha detto alla Gazzetta dello Sport – Ha passato momenti non facili, ma sono pronto a scommettere. Spero di ritrovare l’Arianna dei miei tempi, ha tutto per essere ancora vincente». Fioretto o sciabola? «Dovrà scegliere – dice ancora Cerioni – Credo che quella vicenda le abbia tolto molte energie. Oggi non è possibile stare ai vertici in due armi».
L’allenatore (che a proposito dell’approdo Azzurro ha detto: «Ci speravo tanto, ho sempre avuto la panchina dell’Italia come priorità. La Francia mi ha corteggiato a lungo») porterà la sua esperienza maturata (anche) come ct della Russia: «Aver osservato il fioretto azzurro da fuori per nove anni è stato molto istruttivo. Ho visto per esempio alcuni difetti che magari, quando ci sei dentro, un po’ ti sfuggono: successe pure a me».
Cerioni ha parlato di un settore dalle grandi potenzialità: «A Tokyo è mancata sostanzialmente la medaglia a squadre dei maschi e ha fatto un certo effetto non vedere nemmeno una donna sul podio individuale, perché ci eravamo fatti la bocca buona… Tuttavia il materiale umano resta sempre di prima qualità».