Renate, mister Dossena fa il punto dopo la prima parte della preparazione

Il tecnico si mostra ottimista, dopo la fase iniziale di lavoro, che ha visto le pantere sconfitte nelle prime due uscite. Sul mercato, da registrare il ritorno della bandiera Gavazzi
Una fase dell’amichevole con il Monza (foto dalla pagina di Facebook del Renate)

Lavoro, lavoro e… ancora lavoro. Nel vocabolario di mister Andrea Dossena tutto ruota attorno alla fatica, che le pantere nerazzurre stanno conoscendo da una decina di giorni abbondanti. Allenamenti doppi giornalieri per un totale di quattro ore abbondanti, lavoro tattico incessante, alternato alle esercitazioni dei preparatori atletici. La buona notizia, innanzitutto, è che tutti i giocatori stanno al passo, senza mai risparmiarsi. D’altra parte però, le gambe sono dure, anzi, durissime. E non poteva essere altrimenti. Tutto ciò si è visto nei primi due test amichevoli del pre-campionato, disputati peraltro in condizioni climatiche estreme. Contro la Primavera dell’Atalanta, ma soprattutto contro il Monza, sono arrivate due sconfitte a dir poco fisiologiche.

Renate: piace la nuova idea di gioco proposta


Accompagnate però da buone sensazioni, e da qualche trama di gioco che nel giro di poche settimane troverà maggior riscontro sul rettangolo di gioco. Piace l’idea di Andrea Dossena, ovvero quella di partire a costruire dal basso, coinvolgendo tanto i centrali difensivi, quanto il portiere. Poi, in fase di non possesso, la parola d’ordine è aggredire fin da subito, per recuperare palla nella trequarti avversaria e castigare. Ci vorrà del tempo per un progetto tecnico nuovo, che segna un cambio di rotta netto rispetto al recente passato.

Renate: ottimismo per una crescita in chiave futura


E serviranno soprattutto volti nuovi nell’organico, come confermato dal tecnico subito dopo il test col Monza. «Siamo un cantiere apertissimo, ma con il club siamo in perfetta sintonia su tutto. I direttori sanno cosa serve per completare la rosa, ma allo stesso non dobbiamo farci prendere dalla frenesia di completare tutti i tasselli, per non lasciarci sfuggire qualche occasione last minute». Tutto vero, ma qualche esigenza già c’è. Come quella di trovare un’alternativa a Federico Ermacora sulla fascia sinistra, e qualcuno che possa far rifiatare capitan Anghileri sulla corsia opposta. Sul fronte uscite, ancora nessuna novità sulla coppia FerriniRossetti, che i nerazzurri vorrebbero lasciar partire in caso di congrue offerte. A centrocampo si avvicina il classe ’97 Manuele Malotti, altro jolly di centrocampo che arriverà dal fallimento del Teramo. Giocatore di rara duttilità, proprio come Davide Gavazzi, che dopo 13 anni ha deciso di chiudere la sua carriera proprio a Renate.