La prima delle tre giornate del Rally di Monza che, come ultima gara della stagione, decide il Campionato del mondo è andata in archivio con poche sorprese e un discreto successo di pubblico. Forse anche troppo al di fuori del perimetro dell’autodromo. Partiamo dalla parte sportiva che vede al comando, al termine delle prime sette prove speciali sulle sedici previste, Elfin Evans davanti al leader del Mondiale Sébastien Ogier. I due piloti della Toyota stanno letteralmente giocandosi il titolo sul filo dei decimi di secondo ma, per la verità, il vantaggio del francese in classifica costringe l’inglese a sperare, oltre alla propria vittoria, nel fatto che il sette volte iridato non giunga nelle posizioni di testa. Difficile, visto che la coppia di piloti Hyundai Thierry Neuville e Dani Sordo sono staccati di oltre venti secondi, e non sembrano in grado di raggiungere le due vetture giapponesi.
E poi il pubblico: fin dalle prime ore di venerdì mattina i tifosi hanno affollato il percorso, e le relative postazioni a bordo strada, lungo le prove speciali che si corrono sulla bergamasca. Segnatamente sono interessate le zone di Selvino, del colle di San Fermo e la Valle Imagna.
Un’esplosione di passione che però si è tradotta anche in un imprevisto che ha costretto il direttore di gara a sospendere la quarta prova speciale, quella che precedeva il successivo rientro in autodromo della carovana degli ottantaquattro equipaggi al via. Un uomo è caduto procurandosi un problema ad una gamba. Messo al corrente dell’accaduto il direttore di gara, confortato dalla presenza di un commissario di percorso accanto all’infortunato, ha fatto partire ugualmente la prova come da programma.
Ma poi, visto che dalla postazione gli sono arrivate via via notizie di una situazione sanitaria del ferito che si stava aggravando, ha giustamente deciso la sospensione della quarta prova inviando sul posto un’ambulanza, decisione che ha tolto validità a questa quarta frazione.
Sabato si replica, sempre con le prove in mattinata sulle montagne bergamasche per poi rientrare poco dopo l’ora di pranzo in autodromo, da dove le vetture non usciranno più e, fra sabato pomeriggio e domenica mattina, incoroneranno il nuovo Campione del mondo rally. Con molta probabilità questo avverrà davanti ad un tripudio di spettatori, come si intuisce dalle prime indicazioni di oggi e dalla prevendita dei giorni scorsi.