La domenica dell’autodromo passerà alla storia come una grande festa per la Toyota e il suo alfiere principale Sébastien Ogier. Il francese ha vinto l’ottavo titolo Piloti rally e contemporaneamente per la casa giapponese è stata una giornata felice per essere tornata sul tetto dei Costruttori dopo due anni di dominio Hyundai. Ogier, oltre al ben più importante alloro iridato, ha fatto suo anche il Rally Monza succedendo a se stesso nell’albo d’oro della gara brianzola. Alle sue spalle ha chiuso il compagno di squadra Elfyn Evans staccato di pochi secondi, persi in buona parte a metà della penultima prova speciale quando si è spenta la sua Yaris all’interno del tondo su sterrato, uno dei punti più spettacolari dell’intero percorso. Fra i piloti di casa va sottolineato un ottimo Andrea Crugnola che ha chiuso undicesimo assolto, secondo di classe.
Quella di domenica è stata anche l’unica delle tre giornate in cui la gara era concentrata solamente all’interno del recinto dell’autodromo.
Quello che si è avuto a livello organizzativo è tutto sommato soddisfacente come risultato, pur con alcuni punti ancora da mettere a punto fra cui il mancato servizio speaker, oltre alla necessità di avere un maggior numero di addetti preposti alla gestione di un pubblico che va detto non sempre è stato disciplinato.
Spettatori che a livello di risultato del botteghino hanno fatto sorridere il cassiere in quanto alla fine si contano in quasi cinquantamila le presenze paganti, nei tre giorni monzesi, a cui va aggiunto un numero simile di tifosi arrampicati venerdì e sabato mattina sulle montagne bergamasche, sede ideale per questa gara così atipica.
In generale possiamo dire che il Rally di Monza versione semiaperta ha dato un buon segnale per il futuro con l’Autodromo Nazionale che merita di entrare in pianta stabile nel calendario del Mondiale.