Nuovo direttivo e nuovi programmi per il Seregno Hockey 2012

La società considera fondamentale una concessione per la gestione continuativa nel tempo del PalaSomaschini, indispensabile per autofinanziarsi
Dopo il rinnovo del direttivo, il Seregno Hockey 2012 guarda con ottimismo al futuro (foto: Simone Merra)

L’annuale assemblea dei soci del Seregno Hockey 2012, ospitata mercoledì 16 novembre dal PalaSomaschini di via alla Porada, è stata caratterizzata dal rinnovo del consiglio direttivo, con l’uscita di scena di Antonella Brancati e le conferme di Roberta Raimondi, Stefano Tremolada, Silvia Spezzano e Luisa Speranza. È pertanto presumibile che le cariche sociali rimangano le stesse del mandato precedente, con Raimondi presidente, Tremolada vice e Spezzano segretaria.

Seregno Hockey 2012: il punto della situazione dell’attività

Cristopher Bozzetto in azione (foto: Simone Merra)

«L’appuntamento -ha commentato Raimondiè servito per fare il punto della situazione a livello sportivo. Per quanto riguarda l’hockey su pista, c’è da evidenziare la fatica di sostenere due squadre Seniores, una in serie A/2 ed una in serie B, con la prima che andrebbe rafforzata. Se però non trovassimo nuovi sponsor, rimarremmo così. Sicuramente anche in questa stagione ci candideremo per organizzare una finale del giovanile, settore in cui alcune nostre formazioni stanno facendo registrare buone performance. Passando all’artistico, abbiamo uno staff rinnovato ed una collaborazione importante con la Corona Ferrea di Biassono, che ci ha portato una direttrice tecnica di esperienza come Alessandra Tremolada. In più, abbiamo due professionisti del ghiaccio per il sincro, che stanno riportando grinta e favorendo una crescita tecnica già visibile».

Seregno Hockey 2012: il PalaSomaschini la chiave per il futuro

Un momento dell’ultimo match contro la Bdl Correggio

Il salto di qualità in futuro lo potrebbe garantire la possibilità di una gestione continuativa del PalaSomaschini: «Per ora ci è consentita solo una conduzione, che è già molto rispetto a prima, perché ci offre più flessibilità. Una concessione più duratura e con i margini per valorizzare l’intera area, compresa la pista esterna, darebbe le ali al nostro progetto, permettendoci di autofinanziarci e di arricchire la nostra comunità sportiva».