Coda al veleno per il Gp d’Argentina, secondo appuntamento della MotoGp. La vittoria è andata a Cal Crutchlow su Honda davanti a Johann Zarco (Monster Yamaha) e Alex Rins (Suzuki). Ma i riflettori sono stati tutti su Valentino Rossi e Marc Marquez, protagonisti di un incidente a quattro giri dal termine: il campione del mondo spagnolo, già penalizzato due volte in gara, ha urtato l’italiano nel tentativo di sorpassarlo al sesto posto, facendolo finire nell’erba. Rossi alla fine è riuscito a rientrare e a chiudere diciannovesimo. Marquez, quinto, è stato penalizzato per “guida irresponsabile” e retrocesso al 18esimo posto.
Si erano già registrati momenti di tensione alla partenza quando una breve pioggia aveva cambiato le condizioni di gara per i piloti.
The moment everyone is talking about from #ArgentinaGP @marcmarquez93 and @ValeYellow46 CLASH!
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— MotoGP™ (@MotoGP) 9 aprile 2018
«Sto bene, ma questa è una brutta situazione – ha commentato Rossi – Un incidente può capitare: puoi commettere un errore nella frenata, puoi toccare un altro. Può succedere, è la gara. Ma fin da venerdì mattina Marquez l’ha fatto a Viñales, a Dovizioso, a me. Solo oggi in gara l’ha fatto con quattro o cinque piloti. Se inizi a correre in questo modo, porti il livello a un punto molto pericoloso: se tutti i piloti gareggeranno in questo modo, diventerà uno sport molto pericoloso e finirà male, è una situazione molto pericolosa e spero che ciò che ho detto al direttore di gara Mike Webb serva a qualcosa, devono fare qualcosa. Sono spaventato in pista quando sono con Marquez, ero spaventato oggi quando ho visto il suo nome alla lavagna. Deciderà la direzione di gara, ma così distruggono il nostro sport, perché quando corri a 300 km all’ora devi avere rispetto per i tuoi avversari».
Sulla stessa linea anche Massimo Meregalli: «è stata una giornata drammatica, nel senso che sono successe molte cose al di fuori del controllo della squadra e dei nostri piloti, ma hanno giocato un ruolo cruciale nel risultato della gara di oggi – ha spiegato il team director della Yamaha – Maverick (Vinales, quarto) e Valentino hanno mantenuto la concentrazione: Valentino era sesto, dietro Maverick, quando la sua gara è stata compromessa da Marquez. Pur rispettando la decisione della direzione di gara su Marquez, riteniamo che il suo pericoloso stile di guida debba essere ulteriormente scoraggiato per motivi di sicurezza e per il gusto di questo sport».
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A fine gara Marquez si è presentato ai box Yamaha per scusarsi, ma è stato respinto dallo staff di Rossi. «Una cosa so per certo – ha detto poi lo spagnolo – Mai, nella mia carriera, ho colpito intenzionalmente un altro pilota». L’incidente sarebbe stato conseguenza «delle condizioni della pista. Ho toccato una zona bagnata, bloccato la parte anteriore e rilasciato i freni. Ho provato a girare, facendo di nuovo il massimo sforzo per evitare il contatto. Quando è caduto mi sono subito scusato. E’ stato un incidente di gara come accaduto prima con Zarco e Dani, e poi con Petrucci e Aleix. E’ stata una domenica difficile».
La rivalità tra i due piloti è conclamata dal 2015, quando un altro contatto (con uscita dello spagnolo) costò a Rossi la corsa verso il titolo poi andato a Jorge Lorenzo. Marquez era stato accusato di favorire il connazionale.