A Monza si sta vivendo una battaglia tutta in casa Toyota nella prova conclusiva del Campionato del mondo Rally. A tre prove speciali dalla fine, di fatto mancano quaranta chilometri al termine dei circa duecentosessanta previsti, la differenza fra Sèbastien Ogier ed Elfyn Evans è di solo mezzo secondo. Niente, pensando a un piccolo errore di guida che uno dei due contendenti potrebbe compiere domenica mattina. Al francese comunque può bastare un piazzamento per garantirsi il titolo iridato numero otto, all’interno di una carriera ormai giunta alla fine come rallysta. Da segnalare il decimo posto assoluto di Andrea Crugnola, migliore fra gli equipaggi tricolori e vincitore nel 2019 del Rally di Monza, che comanda anche la classifica della WRC3.
Tornando al programma di domenica, che avrà l’apertura dei cancelli d’ingresso alle sette di mattina, lo stesso propone una prima prova di dieci chilometri tutta su asfalto, la Grand Prix 2, utilizzando il percorso completo su pista che l’Autodromo può offrire. Alle 10, e poco più di due ore dopo, il via alle due frazioni finali denominate Serraglio su asfalto e terra, con l’ultima in assoluto che come Power Stage da regolamento assegna un punteggio a parte. Poco dopo l’ora di pranzo si saprà quindi chi avrà vinto la seconda edizione del Rally di Monza con validità mondiale e il titolo iridato assoluto sia fra i Piloti che fra i Costruttori.
Oggi, per restare in tema di pubblico, altro grande afflusso sia in autodromo che sulle montagne bergamasche dove si calcola in oltre cinquantamila il numero di appassionati che si sono “arrampicati” lungo le strade prima che le stesse venissero chiuso al passaggio. Da registrare anche oggi la cancellazione di una prova speciale, quella di Selvino, in quanto l’equipaggio che vedeva alla guida della Hyundai i20 Stefano Albertini è uscito di strada finendo in mezzo agli alberi. Constatato che c’erano difficoltà ad uscire dall’abitacolo della vettura soprattutto per il navigatore Danilo Fappani, il direttore di gara ha esposto la bandiera rossa cancellando così i tempi ottenuti dai piloti del Mondiale in quei venticinque chilometri.