Monza, premio giornalistico al servizio Rai su TatticaMente

“Lo sport e chi lo racconta” a Marco Fantasia per aver portato in tv l'iniziativa per sportivi e atleti con disturbi specifici dell'apprendimento.
Martina Morandi, pallavolista e ideatrice di TatticaMente
Martina Morandi, pallavolista e ideatrice di TatticaMente

L’Unione stampa sportiva italiana premia il giornalista di Rai Sport Marco Fantasia e con lui, indirettamente, anche la pallavolista di Monza Martina Morandi: al centro del servizio di Fantasia c’era infatti il progetto TatticaMente sviluppato dalla giocatrice della Uyba Busto Arsizio con il Consorzio Vero Volley, con l’obiettivo di sensibilizzare e affrontare i disturbi specifici dell’apprendimento anche in campo sportivo.

Un passo indietro: Martina Morandi ha scoperto presto i suoi disturbi, alle elementari, con difficoltà nell’espressione e nella lettura ad alta voce. “Le prese in giro non l’hanno fermata” ricorda la Fondazione Morandi che porta avanti il progetto, e dopo la diagnosi di dislessia e disgrafia ha cercato con medici e famiglia “un modo per acquisire sicurezza e superare le difficoltà. Una strada che l’ha portata sul campo di pallavolo: qui Martina ha trovato lo spazio per esprimere se stessa e le sue necessità, individuando soluzioni che le hanno permesso di crescere come atleta” e raggiunge i campi della serie A1.  

Monza, il progetto TatticaMente della Fondazione Morandi

Martina Morandi, pallavolista e ideatrice di TatticaMente
Martina Morandi, pallavolista e ideatrice di TatticaMente

Il progetto è entrato negli obiettivi che si è data la Fondazione Morandi di Monza, fondata dai genitori Matteo Morandi e dalla moglie Paola dopo un incidente quasi fatale dell’altro figlio, Mattia. TatticaMente intende “creare conoscenza nel mondo dello sport sugli atleti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) e offrire strumenti concreti agli allenatori per supportare al meglio gli atleti che convivono con queste difficoltà“. 

Come? Al momento sviluppandolo e testandolo a Monza con il Vero volley: il lavoro prevede il coinvolgimento attivo di allenatori e neuropsicologi, con lo scopo di sviluppare tattiche e strategie specifiche per l’allenamento, raccogliere feedback e perfezionare le pratiche attraverso un approccio evidence-based. Tra i suoi obiettivi principali ci sono la formazione degli allenatori — veri e propri educatori, soprattutto nel settore giovanile —, il miglioramento della comunicazione tra staff tecnico, atleti DSA e squadra, e la definizione di un protocollo scientifico corredato da materiali divulgativi e linee guida replicabili in diversi contesti sportivi”. E, in questo contesto, offrire un supporto ai ragazzi per trovare nei loro disturbi un’opportunità per attivare e valorizzare il loro potenziale.

Monza, premio giornalistico al servizio di Marco Fantasia

Nel frattempo, un premio giornalistico per un servizio televisivo che riguarda l’iniziativa (con cerimonia prevista nelle prossime settimane nell’ambito di  “Lo sport e chi lo racconta”, dedicato alla memoria del maestro Franco Zuccalà. «Sono stato veramente molto lieto di ricevere il premio che l’Unione stampa sportiva italiana ha attribuito a questo servizio nell’ambito dell’edizione 2024 del premio — ha dichiarato il giornalista Marco Fantasia — Non tanto per la soddisfazione personale, certamente enorme, quanto per il piacere di aver visto riconosciuti temi e storie che meritavano di essere portati alla ribalta. La storia di Martina si intreccia con quella di suo fratello Mattia: due episodi che, anziché far chiudere la famiglia in se stessa, ottengono l’effetto opposto, con una generosa apertura al mondo di raro ed enorme impatto. Martina, Mattia e i loro genitori sono l’esempio di come la reazione a un problema familiare possa portare al bene collettivo».