Monza-Mantova, Bianco pre-partita: “Dobbiamo abituarci subito alla Serie B”

Ritorna Keita, pochi ballottaggi ma le gerarchie sono ancora tutte da stabilire

Nuova vita per il Monza che sabato sera si riaffaccia alla Serie B dopo tre anni al piano di sopra, con un nuovo allenatore, un nuovo gruppo e soprattutto una nuova proprietà, con rinnovate ambizioni di essere protagonista. Se l’eliminazione della Coppa Italia per mano del Frosinone avrà lasciato strascichi lo si scoprirà solamente dai primi minuti dell’esordio nel nuovo campionato. Non che il Mantova se la passi tanto meglio, visto la batosta presa dal Venezia, ma all’esordio casalingo (ore 21, U-Power Stadium), per una squadra che vuole dimostrare di poter lottare per la promozione, non si può fallire. Nel pre-partita Paolo Bianco è perso sereno e determinato: «Spero che la sconfitta con il Frosinone sia servita al gruppo a capire che queste sono le partite di Serie B, per qualcuno che forse non è più abituato a giocare per quanto riguarda i calciatori o a vedere per quanto riguarda gli addetti ai lavori. Si vive di equilibrio e se non la sblocchi subito, anche nel momento in cui pensi di averla in pugno, rischi di perderla. Dobbiamo abituarci subito perché saranno spesso così». Inevitabile parlare di mercato e di prospettive, ma Bianco ne esce brillantemente: «Il gruppo più forte che ho mai allenato? Sì, ma le partite non si vincono sulla carta. Serve il giusto atteggiamento. Dove ci posizioniamo sulla griglia? Lo sapremo solo dopo il mercato. Giocatori che escono? Alcuni hanno chiesto di andare, ma qualcuno ha anche cambiato idea». E il caso Keita sembra davvero rientrato: «Si è allenato come non mai e domani sarà a disposizione».

Lato Monza: difesa a tre e pochi ballottaggi

La possibile formazione di Bianco ricalcherà quanto visto in Coppa Italia. I ballottaggi non sono molti, ma ci sono. Thiam è sicuro del posto in porta. In difesa, se Izzo dovesse tornare nel ruolo naturale di braccetto di destra al centro della difesa ci sarebbe quasi sicuramente Ravanelli, ma le gerarchie sono ancora tutte da scoprire, visto che il reparto è stato quasi completamente rivoluzionato. Sulle fasce Ciurria e Azzi sembrano più avanti di tutti. In mezzo Pessina è il capitano e giocherà, probabilmente in coppia con Colombo che è piaciuto, e tanto, all’allenatore nel precampionato. Dietro la punta, dopo la strigliata di coppa dovrebbero esserci Colpani e Caprari in supporto a Mota Carvalho. Come detto, Keita ci sarà ma se dovesse iniziare dal primo minuto sarebbe una sorpresa. In ballottaggio ci sono Delli Carri, Brorsson e Carboni per un posto in difesa, Obiang per la mediana, Birindelli come prima opzione per le fasce e Galazzi come uomo offensivo. L’ex Brescia è stato il migliore contro il Frosinone e anche a gara in corsa rappresenta un elemento che può spaccare l’andamento del match.

Lato Mantova: incognita in regia e nuovi attaccanti

Possanzini chiederà alla squadra di reagire al kappaò con il Venezia in Coppa Italia. Un 4-0 così brutto che raramente si è visto di peggio nei sui tre anni di gestione. Sul mercato la società si è mossa prendendo l’attaccante Bonfanti, ma non necessariamente potrà essere del match. La davanti dovrebbero esserci Bragantini e Fiori sulle fasce, con Falletti a supporto di un’unica punta. La scelta, in questo caso, è dettata da motivi tattici: Mensah è uno che tiene sotto pressione i difensori con il fisico, mentre Mancuso (ex biancorosso, nell’anno della promozione) ci prova con la velocità. Ma buona parte delle fortune dell’altra lombarda passano dal cerchio di centrocampo. In quel ruolo è uscito il regista faro Burrai, ex mai troppo apprezzato a Monza, ed è entrato Majer che con il Venezia è stato criticato per non aver cercato di prendere in mano la squadra. Gli assetti sono ancora da trovare. Del Mantova preoccupa soprattutto la possibile reazione di nervi dopo la sconfitta in Laguna, troppo brutta per essere vera, ma abbastanza per rappresentare un campanello d’allarme che in città e nello spogliatoio hanno sentito tutti benissimo.

L'autore

Giornalista, primo pezzo pubblicato sul Cittadino il 16 aprile 2005, da allora mi occupo di cronaca, cultura e soprattutto sport. Seguo le peripezie – è il caso di dirlo – dell’Ac Monza. La zona di riferimento è la Valle del Seveso e mi occupo delle Groane (Solaro, Ceriano, Cogliate, Misinto, Lazzate), di Barlassina e di Seveso. Nella vita civile sono telecronista e dirigente sportivo alla Robur Basket Saronno.