Si è laureato in Economia e Management la mattina successiva alla finale play-off con il Bari che ha permesso alla sua squadra, la Reggio Audace, di Reggio Emilia, della quale è (era) capitano, di essere promossa in Serie B. Lui è Alessandro Spanò, 26 anni, giussanese. È stato intervistato dal quotidiano “La Repubblica” dopo che ha scelto di appendere gli scarpini al chiodo e cambiare vita.
«Sono felice di quello che ho fatto giocando a calcio, spero di esserlo anche adesso che comincia questa nuova avventura che affronto con grande entusiasmo. Non so dove mi porterà, ma sono sicuro che sia la scelta giusta» ha detto al giornalista del quotidiano. Giocare a calcio era il sogno che aveva da bambino, a Giussano, dove ha detto di essere cresciuto in una famiglia molto unita che l’ha sempre sostenuto: papà ragioniere, da poco in pensione, che vive in Brianza con la mamma, un fratello e una sorella.
La nuova avventura comincerà a settembre con un master di 18 mesi tra Londra, Shanghai e San Francisco con la Hult International Business School dove è stato ammesso grazie alla vincita di una borsa di studio: «un segreto che ho tenuto con me per settimane – dice ancora nell’intervista – non volevo distogliere l’attenzione dei compagni dal traguardo della B».
Nel calcio è partito dalla Pro Vercelli e ha debuttato tra i professionisti con la Pro Patria per poi giocare sei stagioni con la Reggiana fino al fallimento del club e alla ripartenza dai Dilettanti con la Reggio Audace fino alla conquista della B.