«Per i playoff ci proveremo fino alla fine. Poi, dopo l’ultima partita a Follonica, tireremo le somme e vedremo». È un Francesco Compagno carico quello che martedì 5 aprile, alle 20.45, scenderà in pista al PalaRovagnati di Biassono, per guidare il suo Centemero Monza all’assalto dei campioni d’Italia del Forte del Marmi, in un match che molto o tutto potrebbe dire sul futuro stagionale dei brianzoli.
Il giovane talento veneto, 17 anni appena, è stato protagonista nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua della Coppa Latina, prestigiosa manifestazione continentale Under 23 che a Follonica ha salutato il successo del Portogallo e ha visto gli azzurrini, guidati da Massimo Mariotti, vecchia conoscenza del pubblico monzese, conquistare un ottimo secondo posto, davanti all’ambiziosa Spagna.
«Non pensavo che avrei giocato così tanto – racconta Compagno – essendo il più giovane del gruppo. Invece il mister ha dimostrato di credere in me e mi ha concesso spazio, tanto che, pur non essendo un attaccante di ruolo, ho realizzato tre dei nove gol dell’Italia. Per me è stata una grande soddisfazione, che è maturata in coda a un periodo molto positivo con le nazionali Under 17 ed Under 20. Non immaginavo ad inizio anno che sarei andato incontro ad una crescita così importante».
Il ragionamento quindi prosegue: «Molta di questa crescita è figlia dell’avventura a Monza e degli insegnamenti di un tecnico come Tommaso Colamaria, che già conoscevo e che si sta rivelando fondamentale. Sono qui in prestito, ma spero che il Faizanè Lanaro Breganze e la mia società attuale si accordino per un rinnovo. Un altro campionato con un minutaggio consistente per me sarebbe prezioso».
L’attenzione ora è tutta agli appuntamenti più imminenti: «Per il playoff si è complicata, ma non è finito nulla. Vogliamo giocarci al meglio le nostre chance, dopodiché se avremo la possibilità di disputare qualche gara in più dopo la regular season, sarà un premio per tutti».
L’entusiasmo dell’aspirante fuoriclasse (l’ultimo diciassettenne così determinante in pista secondo gli addetti ai lavori era stato prima di lui Enrico Mariotti, classe 1969…) non nasconde le difficoltà che attendono i monzesi. Il Forte dei Marmi oggi è la sola formazione italiana ad avere una caratura europea e gli ultimi due scudetti di fila che ha ottenuto sono lì a dimostrarlo.