Giro d’Italia 2020: cadute e Covid-19 segnano la prima settimana. Tappone appenninico al portoghese Guerrero

Gianfranco Josti, storica firma del Corriere della Sera e decano dei giornalisti di ciclismo, commenta il Giro d’Italia 2020 per ilcittadinomb.it.
Il portoghese Guerrero taglia da vincitore il traguardo della tappa San Salvo-Roccaraso
Il portoghese Guerrero taglia da vincitore il traguardo della tappa San Salvo-Roccaraso Dalla pagina Facebook ufficiale del Giro d’Italia 2020

Il Giro d’Italia numero 103 ha tagliato il traguardo della prima settimana trascorsa tra mille tribolazioni. Le cadute che hanno caratterizzato (negativamente) la fase iniziale hanno infranto i sogni di molti corridori e privato la corsa rosa di protagonisti del calibro di Geraint Thomas, Miguel Angel Lopez, Tony Gallopin, Aleksandr Vlasov. Il Covid-19 infilandosi non si sa come nella bolla in cui si muovono tutti gli attori del Giro ha spedito in quarantena, a bordo di un’ambulanza, il britannico Simon Yates che già sull’Etna aveva ricevuto un violento schiaffone.

Nel tappone appenninico, da San Salvo a Roccaraso, 4.000 metri di dislivello, quattro Gran Premi della Montagna, pareva inevitabile che il previsto maltempo favorisse un’offensiva del corridore italiano più quotato sul borsino ciclistico, il trentacinquenne Vincenzo Nibali, campione siciliano che ha al suo attivo i successi in tutti e tre i grandi giri nazionali (Italia, Francia e Spagna). No, il Giro dell’incertezza ha confermato questa sua prerogativa: organizzatori, corridori, tecnici, commentatori devono vivere alla giornata, se azzardando qualche previsione c’è la quasi assoluta certezza di risposte ben diverse da quelle ipotizzate.

I 208 km che separavano San Salvo da Roccaraso sono stati il palcoscenico di una lunga fuga cominciata da otto corridori di otto squadre e otto nazionalità diverse (Guerrero, portoghese, Castroviejo spagnolo, Bierg danese, Frankiny svizzero, Sepulveda argentino, Warbassse statunitense, O’Connor australiano e Visconti italiano) e conclusa con lo sprint vittorioso di Guerrero su Castroviejo cui è mancato un pizzico di cattiveria per cercare di sbarazzarsi del rivale quando la pendenza della strada era davvero arcigna.

Il confronto tra gli aspiranti alla maglia rosa finale si è risolto con un altro round a favore dell’olandese Kelderman che ha tagliato il traguardo insieme con Fuglsang. In classifica generale s’è issato al secondo posto a 30” dal giovanissimo portoghese Almeida che si è difeso con i denti, supportato dal gran lavoro di tutti i suoi compagni. Ha guadagnato posizioni Pozzovivo, ora 4° mentre Nibali ha conservato il 5° posto, avendo rosicchiato qualche secondo al leader (ora ha un ritardo di 57”) ma alle spalle del siciliano con il distacco di soli 4” adesso c’è l’ingombrante presenza del danese Fuglsang.

Il Giro si prende 24 ore di riposo, ripartirà martedì da Lanciano puntando su Tortoreto, dopo aver sottoposto a test anticoronavirus tutti i suoi attori.