Formula Uno, Verstappen domina: l’olandese vince il Gran Premio del Giappone

Il campione del mondo in carica precede sul traguardo il compagno di squadra Perez ed il ferrarista Sainz. Quarto invece l'altro pilota di Maranello Leclerc
Max Verstappen
Max Verstappen Foto Duranti

In Giappone Max Verstappen torna a conquistare il gradino più alto del podio: l’olandese vince la 38esima edizione del Gran Premio di Formula 1 di Suzuka seguito dal compagno di squadra Sergio Perez. Sul gradino più basso del podio c’è Carlos Sainz, vincitore dell’ultimo appuntamento con il mondiale in Australia, il quale riesce a soffiare la terza posizione al compagno di squadra Charles Leclerc con una lotta nel finale. Il monegasco conquista infatti la medaglia di legno in ritardo di 6 secondi sullo spagnolo. A completare la zona punti vi sono le due McLaren, con Norris in quinta e Piastri in ottava posizione, l’Aston Martin di Fernando Alonso, le due Mercedes, con Russell settimo e Hamilton nono, e il pilota di casa Yuki Tsunoda che conquista il suo settimo punto in campionato.

Formula Uno: solo Alonso in avvio monta gomme soft in top 10

L’ordine di arrivo del Gran Premio del Giappone

Nonostante si corra in una stagione completamente diversa rispetto a quanto abituati, il Circus della Formula1 ritrova a Suzuka le medesime condizioni meteo che aveva lasciato lo scorso settembre. Con la temperatura dell’aria di circa 22 gradi centigradi, e 40 gradi centigradi di asfalto, le venti monoposto si schierano in griglia prediligendo l’utilizzo della gomma media. È l’Aston Martin di Alonso l’unica vettura in top 10 a montare gomma soft nuova, essendo stato l’asturiano l’unico a salvarne un treno in qualifica. Allo spegnimento dei semafori Verstappen e Sainz sono dimostrano di avere la miglior reazione ma, se il primo riesce a mantenere la testa della gara, il secondo, in lotta con l’ex compagno di squadra Lando Norris, alza il piede in un’azione congiunta con il pilota McLaren volta a neutralizzare la buona partenza e la strategia di Alonso. Il programma dell’asturiano viene stravolto anche dall’incidente tra Alex Albon e Daniel Ricciardo che, finendo in barriera a Curva 3 provocano bandiera rossa. Per recuperare le posizioni perse da una brutta partenza Ricciardo si sposta verso l’esterno, nella traiettoria di Albon, il quale provocherà un contatto. Un semplice incidente di gara che però comporterà la sospensione della corsa per una trentina di minuti per ripristinare le barriere, in Giappone ancora fatte da gomme.

Formula Uno: dopo la sospensione, si riprende in standing soft

La direzione gara opta per una ripartenza in standing start, dove questa volta i migliori scatti sono quelli di Perez, Norris e Tsuonoda che dalle retrovie riesce brevemente in un sorpasso su Russell. Le due Ferrari (con gomma media nuova, rispetto al resto della top 10, che ha preferito riutilizzare i treni già usati nella prima partenza o virare su pneumatici hard) riescono rispettivamente a tenere testa nella lotta con Alonso, per quanto riguarda Sainz, e recuperare la posizione su Hamilton, per Leclerc. Un errore di Perez prima del tunnel dà a Verstappen la possibilità di scappare come solitario leader del gruppo, quantomeno fino ai primi pit-stop, che non tardano ad arrivare. Grazie ad un programma differenziato tra le due monoposto della Casa di Maranello, che vedrebbero il monegasco impegnato su di una strategia ad una sola sosta, Leclerc diventa leader provvisorio del GP del Giappone.

Formula Uno: Verstappen precede Perez e Sainz

Dopo un errore di Leclerc nel corso di una lunga ed estenuante azione difensiva, il muretto Ferrari richiama il monegasco ai box. Leclerc e Norris si fermano in contemporanea al giro 27 passando entrambi a gomma dura, con Leclerc che riesce a mantenere il vantaggio sull’inglese. I riflettori sono puntati su Perez e Sainz, che richiamati in pit-lane per la seconda sosta lotteranno con Leclerc e Norris a parità di gomma dura per le posizioni della top 5. Una bandiera gialla al 43esimo giro colora il tracciato di Suzuka: anche la seconda Williams, quella di Logan Sargeant è a muro, ma riesce a riguadagnare la pista. Mancano 10 giri al termine della gara, ma le classifiche sono tutt’altro che definite: Verstappen comanda indisturbato, ma alle sue spalle Perez, Leclerc, Norris e Sainz sono molto vicini tra loro. Sainz raggiunge Norris, lo passa in Curva 1, grazie anche ad un errore dell’inglese, e si trova a due secondi dal compagno di squadra. Al 46esimo giro Leclerc è sotto scacco: Sainz sorpassa il monegasco sempre a Curva 1 prendendosi la terza posizione ed il giro veloce. Nel frattempo Alonso, Piastri e Russell sono in lotta per la sesta posizione con manovre da autoscontri: se l’asturiano riesce ad avere la meglio, tra Piastri e Russell volano scintile con l’inglese che alla fine la spunta sull’australiano. Nel corso del penultimo giro Verstappen ruba il giro veloce a Sainz conquistando per la terza volta consecutiva il gradino più alto del podio di Suzuka, con un vantaggio di 12 secondi sul compagno di squadra Checo Perez.