C’è anche il contributo professionale di Giuseppe Ferrari, fisioterapista e osteopata di Nova Milanese, dietro l’ambizioso obiettivo di Alex Schwazer, oro olimpico nella marcia alle Olimpiadi di Pechino 2008, ora “ospite” all’interno della Casa del Grande Fratello. Una carriera tra alti e bassi, quella di Schwazer, che è passata dagli onori degli allori (e dell’oro olimpico) alla squalifica per doping. Ma non si è arreso.
All’età di 37 anni non si arrende e punta alle Olimpiadi di Parigi
Non si arrende e, all’età di 37 anni, sta lavorando per poter partecipare alle prossime Olimpiadi in programma a Parigi, dal 26 luglio all’11 agosto 2024. A rendere davvero particolare la preparazione di Schwazer è il luogo in cui si sta svolgendo: all’interno della casa del Grande Fratello. «Sono entrato in contatto con Schwazer la scorsa primavera – ha raccontato Ferrari – grazie a Giulia Mancini, la sua manager, che ho conosciuto quando, in passato avevo seguito la nazionale di pattinaggio artistico su ghiaccio. Ho trattato Schwazer quando si trovava a Milano, l’ultima volta che l’ho visto, risale agli inizia di agosto. L’aspetto particolare di questa sua impresa è che tutto lo staff che lo sta facendo a titolo volontario. Ho ammirato la tenacia dell’atleta, il suo desiderio di riscatto che lo sta motivando oltremodo in questa impresa».
L’allenamento sotto gli occhi di tutti in diretta Tv
L’allenamento del marciatore olimpico, del resto, è sotto gli sguardi di tutti: si sta allenando nella Casa del Grande Fratello: la sua marcia, per ora, avviene, solo tu tapis roulant senza un adeguato supporto fisioterapico. Ha vinto l’oro a Pechino nella 2008 nella 50 chilometri, ora quella distanza non esiste più: dovrà correre per i 20 chilometri. «Per un atleta di quel calibro – ha continuato Ferrari – che affronta un allenamento per prepararsi alle Olimpiadi a ritmi, tra l’altro, molto intensi, è molto importante essere seguiti da un fisioterapista, è chiaro che al momento non è possibile. Di qui l’eccezionalità della situazione. Prima che entrasse nella Casa del Grande Fratello gli ho dato delle indicazioni sia come fisioterapista sia come mental coach che lui sta cercando di seguire con grande attenzione. Ha una determinazione davvero incredibile: lo ammiro moltissimo, perché si sta allenando per un obiettivo, l’Olimpiade, a cui non è nemmeno sicuro di poter partecipare».
Con il suo sogno olimpionico ha contagiato anche i professionisti che lo stanno seguendo
Ma il sogno di Schwazer è diventato anche quello dei professionisti che lo stanno seguendo, tra cui Ferrari. «L’Olimpiade è il sogno non solo di ogni atleta, ma anche dei professionisti del settore – ha ribadito Ferrari – ho partecipato in passato a due Olimpiadi invernali, quella di Vancouver nel 2010 e Sochi quattro anni più tardi, grandi emozioni che, non nascondo, mi piacerebbe poter riprovare. Con Schwazer sarebbe bellissimo: il suo sogno è anche il mio».