F1, Gp Arabia 2024: nelle libere sfreccia Alonso

Sul circuito cittadino delle Corniche Jeddah, il più veloce in pista nelle prove libere del Gp d'Arabia è Fernando Alonso. Ecco cos'è successo.
Gp Arabia 2024: prove libere – infografica Sara Colombo
Gp Arabia 2024: prove libere – infografica Sara Colombo

Sul circuito cittadino delle Corniche Jeddah, il più veloce in pista nelle prima sessione di prove libere del Gp di Arabia è ancora Max Verstappen, reduce dal grande slam portato a casa all’esordio del Mondiale di Formula 1 2024, avvenuto la scorsa settimana in Bahrain.
Le FP2 incoronano invece Fernando Alonso, già sul gradino più basso del podio d’Arabia dietro alle due Red Bull, lo scorso anno. Alle spalle dello spagnolo Russell e Verstappen, con le due Ferrari quarta e settima.
Nelle FP1 alle spalle dell’olandese, che percorre gli oltre 6km del tracciato in 1:29.659, nel primo turno di libere, erano arrivati Alonso e Sergio Perez, ma la sfida è serratissima con ben 8 piloti in solo mezzo secondo: le Ferrari di Leclerc e Sainz, quinto e sesto, e le Mercedes di Russell e Hamilton, quarto e ottavo.

Gp Arabia 2024: prove libere – infografica Sara Colombo
Gp Arabia 2024: prove libere – infografica Sara Colombo

F1, Gp Arabia 2024: il caso Horner e la Red Bull

Il Circus della Formula 1 approda a Jeddah per il weekend del Gran Premio di Arabia Saudita dopo quattro giorni dalla conclusione del GP del Bahrain, ma senza aver mai smesso di far parlare di sé. Lo scontro di potere in casa Red Bull per il caso Horner non è di certo da dirsi concluso dopo “l’assoluzione” del Team Principal avvenuta la settimana scorsa. A conclusione del Gp del sabato, infatti, erano stati fatti trapelare (attraverso mail anonime) screenshot di messaggi e immagini compromettenti inviati dall’ex pilota britannico a una dipendente (che oggi sarebbe stata sospesa). Si mormora che tale mail sia stata tuttavia inviata ai giornalisti da Jos Verstappen, coinvolto tra i protagonisti della vicenda in questioni…sentimentali. L’ex pilota, e padre della punta di diamante della scuderia di Milton Keynes, avrebbe poi lanciato un ultimatum a Red Bull nel corso di un’intervista, dichiarando “O lui o noi”. Ultimatum al quale Max stesso è stato costretto a rispondere per placare la situazione.

F1, Gp Arabia 2024: il caso del presidente della FIA

Dopo la dimissione in blocco dei padri della “transalpina” Alpine, Matt Harman e di Dirk de Beer, direttore tecnico e responsabile dell’aerodinamica di una disfatta su ruote, l’ultimo caso a scoppiare nel corso dei pochi giorni di pausa in un GP che, anche questa settimana, vedrà lo spegnimento dei semafori di sabato, per via dell’inizio del Ramadan, è quella riguardante il presidente della FIA, Ben Sulayem.
Il numero uno della federazione sarebbe stato accusato di aver favorito Fernando Alonso nel corso dell’ultimo GP dell’Arabia, facendo pressioni sui commissari al fine di annullare una penalità inflitta allo spagnolo. Ma non solo: su Sulayem cadrebbero anche le accuse di aver cercato di far cancellare il GP di Las Vegas, spingendo i funzionari a non omologare il circuito.

F1, Gp Arabia 2024: presentato il circuito di Qiddiya con sopraelevata (forse dal 2028)

In una settimana di motori dove il rumore dei gossip sembra essere più forte di quello delle monoposto arriva anche la presentazione del nuovo circuito dell’Arabia Saudita: la visionaria pista di Qiddiya, il tracciato più lungo e veloce “del mondo” che dovrebbe entrare a far parte del calendario di Formula 1 dal 2028, con una curva sopraelevata da terra per 70 metri e progettato dall’ex pilota Alexander Wurz e da Hermann Tilke (progettista delle modifiche al circuito di Montmeló, del Nürburgring, del Fuji e disegnatore del circuito di Sepang).

F1, Gp Arabia 2024: le FP1

Sull’attuale circuito dell’Arabia Saudita, che dall’alto delle sue 27 curve è comunque una delle piste più impegnative nonché veloci in calendario (seconda solo a Monza per media oraria), il primo a scendere in pista nel weekend per la massima categoria di corse automobilistiche a ruote scoperte è Valtteri Bottas, che insieme agli altri 19 piloti si trova a fronteggiare un tracciato molto sporco, ma tuttavia in rapido miglioramento.

In pista nelle libere del giovedì scende anche Carlos Sainz, alle prese con un problema gastrointestinale per il quale ha rischiato di essere sostituito dal terzo pilota del Cavallino, Oliver Bearman (pole position nelle qualifiche di Formula 2, anch’essa a Jeddah). Per Sainz, come per tutti i piloti, non saltare nessuna sessione araba è fondamentale: essendo un circuito completamente diverso da quello del Bahrain, dove si sono tenuti i test e la prima gara della stagione, ogni occasione di prova costituirà un passo avanti nell’evoluzione del ritmo e nella configurazione delle vetture. Sergio Perez, dopo i problemi riscontrati la scorsa settimana sostituisce completamente la trasmissione sulla propria Red Bull (la seconda delle cinque consentite), mentre Hamilton è alle prese con un problema di assetto che lo porta ad avere continui saltellamenti. Anche Verstappen, benchè faccia segnare il miglior tempo, porta a termine una sessione non proprio pulita, lamentandosi si non avere un buon feeling con la Power Unit.

F1, Gp Arabia 2024: le FP2

La seconda sessione di prove libere, più vicina alle condizioni di gara e qualifica per luminosità e temperature, parte in ritardo (20.10 ora locale) a causa dell’ennesimo problema con uno scolo d’acqua, questa volta collocato in pit lane.

Indiscusso protagonista, grazie ad un tempo imprendibile, ma che sembra purtroppo essere una tantum, è Alonso, con 1:28.827. Nel corso delle FP2 i team testano assetti da qualifica e gara, con le due Racing Bulls prime a scendere in pista con una gomma rossa che dimostrerà essere più prestazionale e duratura del previsto, grazie ad una sede stradale meno abrasiva di quella vista in Bahrain. Anche Ferrari studia a lungo il comportamento degli pneumatici soft, mentre in pista Sargeant sfiora l’incidente con Hamilton in sorpasso su Sainz. Per questo il britannico, già costretto a tornare ai box a quattro minuti dalla fine, dopo una prova in costante difficoltà, verrà indagato per impeding a fine sessione. Il tempo formidabile fatto segnare da Alonso resta dunque imprendibile anche da Verstappen che, già costretto ad abortire il suo primo giro lanciato, non riuscirà a scendere sotto l’1:29 a causa del traffico in pista.