Ludovico Longoni chiude con il weekend di casa all’Autodromo di Monza la stagione in Clio Cup: il pilota di Carate Brianza è quarto nel Campionato Europeo per la categoria Challenger (pur avendo disputato due gare in meno) e terzo nell’Italiano, con il sesto posto assoluto.
Scattato dalla diciottesima posizione in griglia di partenza, su trentotto macchine schierate, il ventitreenne di MC Motortecnica è stato autore di una gara 1 in rimonta che lo ha portato a conquistare, nella giornata di sabato, l’ottava posizione assoluta nell’Europeo (quarta dell’Italiano) e seconda della categoria Challenger. «Do
Clio Cup: Longoni e la prima gara in rimonta
po una qualifica non incredibile, sono partito diciottesimo – racconta Longoni facendo un bilancio del weekend di gara appena concluso – ho perso due posizioni in partenza perché ho pattinato troppo, ma la macchina era perfetta e le condizioni di pista semi-bagnata mi hanno portato a fare un sorpasso dopo l’altro. È stata una gara in fantastica dove io ed il mio compagno Gianalberto (ColdanI) ci siamo spalleggiati chiudendo uno dietro l’altro. È stato un grandissimo lavoro di squadra».
Quella di domenica è stata invece per il giovane Longoni una “gara normale” che lo ha lasciato con l’amaro in bocca ed il sogno sfumato del podio assoluto nel Campionato Italiano proprio nella sua Monza.
Clio Cup: Longoni e la sua soddisfazione
«Gara 2 è stata una gara normale, nulla di eclatante, ma zero problemi e zero danni – spiega il pilota del Campionato monomarca Renault – ho fatto quattro-cinque bei sorpassi in pista, ma il problema sono state le qualifiche: partivo abbastanza indietro a causa di un impeding all’Ascari. Il podio assoluto è mancato anche a casa, ma dato il risultato delle qualifiche era impossibile fare di meglio».
Il pilota caratese giunge dunque all’epilogo del Campionato con un weekend globalmente positivo: «Vedere parenti famiglia amici così entusiasti mi ha reso molto felice e soddisfatto – spiega il ventitreenne di MC Motortecnica – mi ha reso più consapevole delle mie capacità».