Nel settore maschile l’Italia è Campione del mondo nell’inseguimento a squadre e nel team azzurro spicca la presenza del brianzolo di Baruccana di Seveso, Matteo Fiorin, da quest’anno tesserato al Pool Cantù. Sulla pista di Tel Aviv, il quartetto azzurro composto da Alessio Delle Vedove, Renato Favero, Luca Giaimi e da Matteo Fiorin (un altro atleta, Andrea Raccagni ha partecipato alle qualifiche) ha compiuto un’autentica impresa superando in finale la Germania, fermando il cronometro in 3’58”853 contro i 4’00”779 dei tedeschi, a soli sei centesimi del record del mondo. Un risultato storico: mai prima l’Italia, oggi guidata dal Ct. Dino Salvoldi, aveva vinto questa specialità a livello Juniores e lo ha fatto al termine di una sfida emozionante e spettacolare con gli azzurri che hanno tenuto testa agli avversari sin dalle prime pedalate. La medaglia di bronzo è stata vinta dalla Nuova Zelanda in 4’10”330 che ha superato la Danimarca (4’10”755).
Ciclismo: Matteo Fiorin e l’oro
Il Ct. Dino Salvoldi non ha nascosto la sua soddisfazione per questo oro: “È il primo nella storia del ciclismo italiano tra gli juniores nell’inseguimento a squadre, con un tempo di assoluto valore. Sono ragazzi di spessore: il nostro compito è quello di impostare un metodo che poi permetta loro di affrontare le sfide future. Quando abbiamo iniziato con l’inseguimento juniores siamo partiti con una trentina di ragazzi. Prima di venire ai mondiali ci siamo trovati a scegliere tra sette-otto atleti di pari valore. Questo per dire che dietro ai cinque ragazzi a Tel Aviv c’è un movimento che cresce.”
Ciclismo: Federica Venturelli e l’argento
Lo stesso discorso vale anche per il quartetto dell’inseguimento femminile, composto da Martina Sanfilippo, Federica Venturelli (allenata a Seveso da Daniele Fiorin), Francesca Pellegrini, Valentina Zanzi e Vittoria Grassi. Al primo turno le azzurre hanno superato il Giappone (4’30″442) ma nella finale si sono inchinati davanti a una squadra della Francia apparsa fuori dalla loro portata. L’inseguimento femminile juniores è comunque tornato sul podio mondiale con un argento che non sbiadisce dopo i fasti degli anni passati come si può rilevare dalle tabelle delle statistiche dove spiccano i quattro titoli mondiali consecutivi dal 2016 al 2020.