Carate – Carate furibonda con il direttore di gara, Caratese indignata con l’arbitro che la insulta pesantemente (allenatore in primis e giocatori intimiditi a suon di cartellini gialli) durante e a fine gara nel sottopassaggio che conduce agli spogliatoi. Urso da Catania trasforma un pomeriggio tranquillo, una gara finita giustamente in parità (al di là del rigore demenziale concesso agli ospiti quando la Caratese vinceva 1 a 0), in un pomeriggio di ordinaria follia con un pubblico imbufalito (scene che non si vedevano da anni).
Insulti e spintoni – Tutto succede ad un quarto d’ora dal termine quando, non si sa per quale motivo, l’arbitro cambia atteggiamento soprattutto nei confronti della Caratese. Queste le frasi incriminate: si comincia con Cesana che ha qualcosa da ridire per un fallo di Ghilardi (espulso) al quale il Signor Urso risponde in questi termini: “Siediti testa di c….” per poi proseguire con “Non vi faccio più giocare a Carate”, “Vi sbatto tutti fuori dal campo” e, la perla, “Siete il terzo mondo del calcio”. Frasi confermate da chi era in panchina con il tecnico azzurro. Violentissima la reazione azzurra con spogliatoi caldissimi dove pare sia volato anche qualche spintone a un guardalinee. Si temono sanzioni sia disciplinari che economiche. Lasciamo ai lettori giudicare anche perché onestamente quanto abbiamo visto con i nostri occhi ci sentiamo di liquidarlo con un unico aggettivo: rivoltante.
La cronaca – La gara: nel Merate torna in panchina Scarnecchia che si riprende il posto dopo la parentesi Farina durato solo lo spazio di otto giornate. L’ex giocatore di Roma e Milan ripesca i suoi e rivoluziona la squadra. In chiave azzurra Cesana recupera Grigis, ma Filadelfia e Lupi partono dalla panchina. Giocano meglio gli ospiti ma Nicoletti fa il suo dovere salvando la porta in un paio di circostanze. Sotto questo aspetto la Caratese dimostra meno personalità del Merate ma nella ripresa, minuto 15, prima Farina (palo), e poi sul susseguente angolo, Marelli, costringono Manzoni alla resa: in entrambe le circostanze i cross sono di Bernareggi. Poi il patatrac: minuto 37, Gabaglio la butta in area, De Angeli contrasta regolarmente Ricci, poi la palla si alza e un giocatore del Merate, “solo”, tenta la forbice, non la becca e cade. Per l’arbitro è rigore che Aliotta trasforma. Come già scritto la gara era già “cambiata” da qualche minuto, ma Trombetta e Farina (azione da 3 contro 1) si mangiano letteralmente il gol del vantaggio (minuto 90). Irridente alfine l’atteggiamento del direttore di gara riguardo il recupero: ne concede quattro, se ne gioca solo uno perché un giocatore ospite si fa male e sta a terra tre minuti. Arriva il triplice fischio che chiude una gara tranquilla e apre un dopo gara da delirio. Con la speranza che il commissario di campo abbia visto tutto.
La Caratese "anticipa" sabato con la Solbiatese
Sandro Manzoni
Caratese 1-Merate1
Caratese: Nicoletti, Caruso, Grigis, De Angeli, Folcia, Tassoncini, Marelli (32’ st Filadelfia), Bernareggi, Farina, chimenti, Rocca (30’ st Trombetta). Allenatore: Cesana.
Merate: Manzoni, Slanzi, Ghilardi, Merenda, Vallefuoco, Semeraro, Gabaglio, Zamboni, Ricci, Aliotta, Pereira (22’ st Nenadovic). Allenatore: Scarnecchia.
Arbitro: Urso di Catania.
Marcatori: 15’ st Marelli (Car.), 38’ st Aliotta (M.) rig.
Note: 600 spettatori. Angoli 8 a 6 per il Merate.
Ammoniti: Nicoletti, Grigis, De Angeli, Folcia, Marelli, Chimenti per la Caratese, Slanzi e Pereira per il Merate).
Espulsi: Ghilardi (M.)