Il mondo del calcio seregnese può voltare pagina. Dopo la bocciatura da parte del Tar del Lazio del ricorso finalizzato a riottenere il diritto a calpestare i campi della serie D, avvenuta a metà settembre, il 1913 Seregno non ha infatti presentato appello al consiglio di Stato, l’ultimo e disperato passaggio per evitare che la società rimanesse relegata nel novero delle realtà inattive, come da delibera del comitato regionale della Figc, risalente al 10 agosto scorso. La novità è praticamente ufficiale, pur in mancanza di comunicazioni da parte della proprietà, poiché, a cinque giorni di distanza dalla scadenza dei termini, non esistono tracce del ricorso stesso.
Calcio: si conclude un biennio sportivamente tragico
In tanti, nell’ambiente, hanno vissuto con ansia le ultime ore, temendo un colpo di coda del patron Fabio Iurato, che invece così è uscito definitivamente di scena, a poco meno di due anni dal suo arrivo da Roma in Brianza. Un’esperienza a dir poco disastrosa, la sua, cominciata in coabitazione con il socio Giorgio Coviello, defilatosi quasi subito, con la squadra che era in zona playoff in serie C. Le due successive retrocessioni, la prima in serie D e la seconda in Eccellenza, conseguenza anche della decisione del collegio di garanzia del Coni di accogliere un ricorso del Breno, inerente il contestato tesseramento del difensore Dramane Konatè, sono poi state scandite da ripetuti cambi di giocatori ed allenatori, debiti e stipendi non onorati, punti di penalizzazione ed una costante impressione di precarietà gestionale, che hanno fatto di Seregno un esempio negativo nel settore calcistico. La mancata iscrizione estiva al campionato di Eccellenza ed il conseguente ricorso al Tar del Lazio, nella speranza di tornare da subito in serie D, che agli osservatori è sembrata nell’immediato una chimera, hanno infine costituito la ciliegina sulla torta dello sconquasso.
Calcio: la ripartenza sarà dal campionato di Promozione
Ora per la città la prospettiva di una ripartenza con una nuova società nell’estate del 2024 dalla Promozione, come garantito per iscritto dal presidente del comitato regionale della Figc Sergio Pedrazzini al sindaco Alberto Rossi, appare finalmente concreta. La prassi prevede una raccolta da parte dell’amministrazione comunale di progetti presentati da candidati alla proprietà, tra i quali una commissione sceglierà a chi affidare il titolo sportivo. Se ne riparlerà probabilmente nel nuovo anno solare, un anno che i tifosi del Seregno sognano completamente differente dal recente biennio.