Prima uscita ufficiale in veste di presidente del Seregno Fbc per Alfredo Varini. Accompagnato dai consiglieri Claudio Pozzi e Leonardo Sabia, dal responsabile dell’attività di base Antonio Santorelli e da Alberto Abbo, di cui è socio nella Bifire di Desio, l’artefice principale della rinascita del calcio locale, alla testa di una società che nella prossima stagione sarà protagonista del campionato di Promozione, ha incontrato mercoledì 3 luglio la stampa allo stadio Ferruccio, impianto che, con il centro sportivo Seregnello, sarà ora in gestione alla BE-Seregno, realtà partecipata dalla Altus e dalla Portfolio, che detiene la proprietà del Seregno Fbc. All’appuntamento sono intervenuti anche il sindaco Alberto Rossi e l’assessore allo sport Paolo Cazzaniga, in rappresentanza dell’amministrazione comunale.
Calcio: l’entusiasmo di Rossi, Cazzaniga e Varini
«Sono emozionato rispetto al percorso che abbiamo fatto -ha spiegato il sindaco Alberto Rossi-. In questo anno, non è mancato chi mi abbia chiesto se davvero ci fosse la necessità di una società di calcio. Noi ci siamo mossi con una procedura di dialogo competitivo, sicuri che poche cose come il calcio possano veicolare valori in una società. Ho parlato una prima volta con Varini l’estate scorsa, quando gli ho comunicato che non sarebbe stato possibile ripartire subito, e l’ho risentito a bando concluso. Credo che la scelta di non esporsi sia stata una testimonianza di serietà». Ed ancora: «Il successo del bando non era scontato. Non abbiamo voluto accontentarci, ma abbiamo scelto la strada della continuità. Confido che Varini possa essere per me l’ultimo presidente del Seregno con cui avrò a che fare nel mio mandato di sindaco». Analogo è stato l’entusiasmo dell’assessore allo sport Paolo Cazzaniga: «Ringrazio tutta la struttura comunale per il lavoro che ha fatto ed esprimo gratitudine ai vertici della nuova società, per l’approccio che hanno mostrato verso il territorio». Approccio che, tra l’altro, consentirà di continuare ad assicurare spazi di utilizzo dello stadio Ferruccio a tutte le realtà che ne hanno usufruito fin qui. Di suo, il neo presidente è andato indietro nel tempo con la memoria: «Da ragazzo, negli anni settanta, venivo a vedere il Seregno in serie C e sedevo nelle tribunette, perché non mi potevo permettere altro. Oggi sento una grande responsabilità, perché non rappresentiamo solo una società, ma una città intera. Elogio il ruolo di Claudio Pozzi ed Antonio Santorelli, che hanno voluto essere con noi, archiviando la loro associazione. Da subito, ho detto che avremmo potuto fare qualcosa con loro e non senza di loro». Il riferimento è stato all’Fbc Seregno, quasi omonimo del neonato Seregno Fbc, che nella passata stagione si è occupato del settore giovanile.
Calcio: gli obiettivi di un progetto di lungo respiro
«Siamo ripartiti dai più piccoli -ha commentato Claudio Pozzi, che dell’Fbc Seregno è stato il presidente-, cercando di far sentire una famiglia le centoventicinque famiglie che hanno sposato il nostro progetto. Poi siamo stati noi a fare da collante tra i due gruppi, quando abbiamo capito che si poteva fare qualcosa di più grande». Leonardo Sabia, consigliere e rappresentante della Portfolio, ha poi tratteggiato qualche dettaglio del progetto: «Abbiamo sottoscritto un contratto di rete d’impresa, strumento utilizzato per la prima volta in ambito sportivo e per la gestione di impianti sportivi, per costruire un percorso che favorisca la partecipazione. In parallelo, abbiamo voluto anche una società di benefit, una dichiarazione dell’intento che vogliamo fare qualcosa in più, con un impatto positivo per il territorio. Pensiamo che il Seregno Fbc sia un elemento identitario della città e debba avere uno scopo educativo e formativo, fornendo anche servizi alle famiglie». In coda, Alberto Abbo, referente della Altus ed azionista di maggioranza della Bifire, ha chiosato: «La mia mission è quella di lasciare una traccia positiva».