Dopo la doppia batosta arrivata in settimana tra penalizzazioni e mancato pagamento degli stipendi, il Monza trova comunque la forza di reagire e assesta un colpo importantissimo per le residue speranze di salvezza diretta che, al momento, passano per la necessità di vincere tutte le prossime tre gare e sperare che una tra Torres, Renate e Mantova commetta almeno un paio di passi falsi.
La squadra di Pea mette subito in chiaro ad un Pordenone reduce da tre vittorie consecutive che sarà una partita tosta. Al 16’ il Brianteo sussulta per un netto fallo di mano di Fissore in area su un cross di Bernasconi dalla sinistra: lo vedono tutti tranne l’arbitro che lascia proseguire. I biancorossi provano ad alzare il ritmo, soprattutto con le incursioni di Carbonaro e Bernasconi, ma si scontrano sul muro dei friulani che riescono ad andare al riposo sullo 0-0.
Nei primi minuti della ripresa, i ramarri di Rossitto si svegliano e provano a farsi vedere dalle parti di De Lucia, rimasto inoperoso per tutto il primo tempo: arrivano una sbucciata di Bjelanovic da buona posizione ed un mancino rasoterra di Maracchi dall’interno dell’area che il portiere ex Parma e Livorno para a terra. Per il Monza è il momento buono per colpire. Carbonaro lotta sulla destra, addomestica un pallone profondo e punta il diretto avversario, poi mette in mezzo rasoterra per Bernasconi che, chiamato da Pessina, lascia scorrere e offre la palla del vantaggio al compagno: il ragazzo cresciuto a Monza spinge in porta e si gode l’esultanza dei colleghi e del pubblico di fede biancorossa.
Il Pordenone prova a reagire ma è davvero poca cosa. Tra Alessandria e Pordenone fanno sei punti in due partite , esattamente il valore della penalizzazione che rischia di condannare comunque i biancorossi ai playout.
In sala stampa poi si respira il gusto della vittoria, ma anche l’amarezza delle ennesime promesse disattese. Il primo a rendere evidente la situazione di disappunto è mister Fulvio Pea: «Lascio spazio ai ragazzi, che sono i veri protagonisti di queste due vittorie». Inutile far presente che senza di lui e il suo staff (ancora fermi al palo, ovvero alla mezza paga di luglio, alla voce stipendi percepiti) queste vittorie e questa squadra non avrebbero nemmeno cominciato ad esistere.
E allora spazio ai ragazzi. Il primo a parlare è il goleador di giornata, il giovanissimo Matteo Pessina che, con il Monza, ancora, non ha nemmeno un contratto. «Sono felicissimo per il gol e per la vittoria: un’emozione indescrivibile sentire il proprio nome scandito dai tifosi per me che sono cresciuto nel Monza, la squadra della mia città. È vero che non ho un contratto, non so nemmeno se dovranno farmelo. C’è l’interessamento dell’Inter, ma anche di altre squadre. Non è ancora deciso nulla. Sono rimasto di mia volontà a Monza, volevo finire la stagione con questa maglia. Poi si vedrà».