Volley, Saugella alla prima in casaContro Club Italia al Palaiper

Una vittoria facile alle spalle e una sfida difficile davanti. Saugella si prepara all'attesissimo esordio casalingo in campionato di sabato, alle 21 al PalaIper di Monza contro Club Italia. E la team manager Laura Ferro racconta l'attesa.
Volley, Saugella alla prima in casaContro Club Italia al Palaiper

Monza – Una vittoria facile alle spalle e una sfida difficile davanti. Saugella si prepara all’attesissimo esordio casalingo in campionato di sabato, alle 21 al PalaIper di Monza contro Club Italia. Un passo signficativo per le rosazzurre, che accoglieranno nella nuova casa i tifosi. Intanto le monzesi son partite col piglio giusto in B1, schiantando in trasferta, secondo pronostico, le giovani dell’Asystel Carnaghi Orago Per 0-3 con parziali netti (16-25, 11-25, 13-25) e un ottimo approccio alla gara.
«Già dal riscaldamento si vedeva che eravamo concentrate – spiega la team manager Laura Ferro – Dovremo fare sempre così: sappiamo di essere forti e di avere un obiettivo importante come la promozione, ma questo non significa nulla, dovremo sempre affrontare ogni gara con la giusta determinazione ».

Laura Ferro, 33 anni, è all’interno dello staff di Saugella una delle veterane. È arrivata a Monza sette anni fa, e ha vissuto la nascita e la crescita del consorzio prima dal campo e poi da dietro la scrivania. «Mi ha portata qui l’allora ds Vittorio Bertini – ricorda – spiegandomi che si stava cercando di costruire qualcosa di nuovo. Ed effettivamente, appena arrivata, mi sono accorta che l’ambiente era diverso, le risorse a disposizione anche, avevamo ad esempio un pool di psicologici». E tutto questo la team manager l’ha visto crescere: «Oggi dall’interno del consorzio mi vien da dire che la dottoressa Marzari, nonostante tutte le difficoltà, ce l’ha fatta a realizzare la sua visione, e mi viene la pelle d’oca a pensarci. Speriamo che si continui ad andare avanti». Per arrivare, se possibile, ancora più in alto. «Tra quattro anni mi immagino di vedere qui una bella A1 maschile e una bella A1 femminile. Perché no, ho già visto cosa la dottoressa Marzari ha saputo fare». E a livello personale? «Spero di continuare a far parte del progetto: al momento la pallavolo è la mia seconda professione (è perito chimico, ndr), lavorarci a tempo pieno sarebbe bellissimo. Ma andrebbe valutato bene, mai dire mai, comunque. Certo è che in questa struttura sono immersa al 100% e mi sento bene».
Rodolfo Palermo