Vimercate – Non soltanto abbigliamento e accessori. I venditori abusivi del mercato settimanale hanno ampliato la gamma della merce, aprendo agli alimentari. Carciofi, cipolle, limoni, soprattutto. Stipati in grandi borse di plastica, pronte ad aprirsi per contrattare il prezzo e la cessione agli acquirenti e altrettanto rapide nel richiudersi quando si tratta di battere in ritirata non appena qualche divisa si profila all’orizzonte. È questo il nuovo volto del commercio abusivo del venerdì mattina, in pieno centro storico. Gli improvvisati ortolani, tutti extracomunitari, si piazzano nelle vie laterali alle strade occupate dai banchi regolari, e attendono i clienti.
“Abbiamo notato questa novità negli ultimi tempi, in quanto a tipo di prodotti che vengono venduti abusivamente –spiegano dalla polizia locale- Alle considerazioni più generali che sempre valgono per questo fenomeno, che continuiamo a monitorare e a contrastare, in questo caso costituisce fattore aggravante che si tratta di prodotti di uso alimentare e di provenienza sconosciuta”, senza garanzie sulla filiera, dalla produzione al consumo, e sulle modalità di conservazione. “Va da sé che, se questi abusivi hanno preso a presentarsi al mercato settimanale, è perché questa merce riescono a venderla”, concludono da piazzale Marconi.
Riflessioni che si accompagnano alle più tradizionali questioni poste in campo dall’abusivismo in genere. Il tema dell’illegalità, visto che questi venditori non posseggono licenza e vendono merci contraffatte; il problema della vivibilità del mercato, perché le stuoie sono sistemate alla bell’e meglio su marciapiedi e passaggi pedonali. Entrambi elementi che chiedono il diretto intervento della polizia locale. E poi il fatto che l’abusivismo si intreccia spesso con la situazione di clandestinità di questi extracomunitari e il contrasto all’immigrazione clandestina è affidato alla Questura, e dunque, in prima battuta, alle forze di polizia che ne dipendono direttamente, carabinieri e polizia di Stato.
Argomenti che sono stati affrontati a più riprese, nei mesi e negli anni scorsi, sia nelle assemblee promosse dagli operatori del mercato sia in consiglio comunale, soprattutto a opera del Carroccio che ha posto con forza la questione. Per converso, sono diverse le azioni di contrasto realizzate dalle forze dell’ordine, in aggiunta al controllo esercitato ogni settimana. Risale all’autunno l’irruzione al mercato di una decina di uomini, tra agenti di polizia locale e carabinieri, che si è conclusa con la fuga generale degli extracomunitari e con il sequestro di un grande quantitativo di merce: capi di abbigliamento, sciarpe, guanti, foulard, cappelli, oltre a portafogli, ombrelli, borse.
Anna Prada