Vimercate, il Cied in liquidazioneMartedì vertice con i lavoratori

Il Cied chiede ancora soldiPagano solo tre Comuni su dieci

Vimercate – Nessun futuro per Cied, nel suo attuale assetto: la società è in liquidazione. Per i venti dipendenti si apre la fase di discussione su un futuro lavorativo ancora tutto da definire e rispetto al quale i soci hanno promesso massimo impegno in vista di una possibile ricollocazione. I sindacati hanno chiesto e ottenuto di incontrare i soci pubblici, attraverso la persona del sindaco Paolo Brambilla, martedì prossimo. Il quadro economico e le condizioni di contorno hanno determinato una scelta praticamente obbligata per la società di servizi informatici con il 60 percento delle azioni in mano ai Comuni e il resto alla Maggioli spa.

Mercoledì l’assemblea dei soci ha preso atto di una contabilità in perdita per oltre 200mila euro, un margine irrecuperabile con le alternative a disposizione. Saltato il tentativo di rianimare la società con l’ossigeno dell’alienazione della sede di via Galbussera, per la quale nessun acquirente si è presentato, anche le altre due possibilità si sono dimostrate impercorribili. Il socio privato ha deciso di non rilevare le quote degli altri azionisti e non si è preso l’onere di ricapitalizzare le perdite, mentre i Comuni, impossibilitati dal patto di stabilità a reperire i fondi per ripianare i conti, comunque avrebbero avuto le mani legate da una disposizione della Corte dei Conti in merito alla partecipazione in una società mista in perdita.

A tutto ciò non potevano non sovrapporsi considerazioni di mera opportunità politica per un intervento, quello di salvataggio tramite ricapitalizzazione, che già negli scorsi anni è stato in scena più volte, e che tre anni fa ha lasciato il passo a una soluzione societaria differente, con l’ingresso del privato, proprio per rendere Cied competitivo e autosufficiente. Non è stato così. Nel 2008 il bilancio ha segnato qualche migliaio di euro in positivo, ma l’utile nel 2009 già si era trasformato in perdita e il rosso dei conti nel 2010 è diventato profondo. Sono due i liquidatori nominati dall’assemblea dei soci.

All’amministratore unico Silvio Chiapella ne sarà aggiunto un secondo, in vista di un percorso che i Comuni ritengono di poter presidiare con maggiore efficacia nella volontà di garantire le massime tutele ai lavoratori, sia per quanto concerne le dinamiche di ricollocazione sia per il ricorso agli ammortizzatori sociali. Temi che saranno all’ordine del giorno nell’incontro di martedì. Nel frattempo i dipendenti di Cied si sono limitati a sottolineare come i prossimi giorni saranno cruciali per la loro sorte lavorativa. Ai sindaci hanno recapitato una lettera nella quale esprimono preoccupazioni e chiesta la massima attenzione e tutela.
Anna Prada