Vimercate – Altri dodici mesi di cassa integrazione straordinaria. Così stabilisce l’accordo tra sindacati e Borghi Trasporti raggiunto martedì, appena in tempo per scongiurare l’avvio della mobilità che da giovedì avrebbe significato il licenziamento di tutti i settanta lavoratori dell’azienda, già in cassa integrazione da un anno.

L’intesa è arrivata dopo una lunghissima trattativa, durata mesi, culminata nell’estenuante confronto condotto per ore, lunedì, in Alsea e perfezionato solo nella giornata successiva. Una riunione a doppio passaggio, necessario per superare un ostacolo che fino all’ultimo è parso capace di compromettere la riuscita di un accordo considerato vitale per dare ossigeno ai dipendenti, per consentire ad alcuni di loro di maturare i requisiti per la mobilità e per aprire la prospettiva di mobilità lunga come accompagnamento al prepensionamento.

La richiesta della Borghi trasporti, sul tavolo da mesi, era tanto chiara quanto irricevibile per i sindacati: sì al rinnovo per un anno della cassa a patto che si sgombrasse il campo dalle vertenze giudiziarie promosse dalla trentina di lavoratori in cassa integrazione che l’autunno scorso si erano visti esclusi dalla procedura di affitto di rami d’azienda che aveva spostato 45 lavoratori complessivi in capo a Bames e a Borghi Italia.
Anna Prada