Verano – E’ ancora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurorianimazione dell’ospedale Niguarda di Milano il quarantacinquenne di Casatenovo che, ieri attorno alle 11.30, è caduto da un albero, dall’altezza di una decina di metri, a Verano Brianza. Come detto, la prognosi è riservata ma i medici sembrano mostrare un cauto ottimismo: pare infatti che alcuni rami abbiano frenato e, quindi, attutito la caduta dell’uomo, quasi a fargli da cuscinetto. Le sue condizioni restano gravi, ma una speranza di ripresa ci sarebbe.
I fatti – A.B., 45 anni, titolare di una floricoltura di Casatenovo, in provincia di Lecco, cittadina nella quale risiede, stava lavorando con alcuni suoi dipedenti nel giardino di un condominio di via Caviana, proprio di fronte alle scuole medie statali. Gli operai erano impegnati nella potatura di un pino: il quarantacinquenne, imbragato, era salito sull’albero con una scala e stava salendo ulteriormente, legato al tronco con delle funi, fino a raggiungere un’altezza di circa dieci metri. All’improvviso, stando a quanto hanno riferito i testimoni agli agenti della polizia locale guidati dal comandante Claudio Cardea e ai carabinieri di Carate del luogotenente Salvatore Vetrugno, immediatamente accorsi sul luogo dell’accaduto, l’imbragatura avrebbe ceduto, forse un passante non era sicuro, e l’uomo è letteralmente "volato" fino a piombare con violenza al suolo. Immediatamente è stato allertato il 118 Brianza, che sul posto ha inviato un’ambulanza e un’automedica. Dopo le prime cure sul posto, A.M. è stato intubato, caricato in ambulanza e trasportato all’ospedale di Niguarda, dove è ora ricoverato nel reparto di Neurorianimazione.
Le indagini – La porzione di giardino condominiale teatro dell’infortunio sul lavoro è stata immediatamente transennata dagli inquirenti, che stanno ancora effettuando accertamenti tecnici per capire cosa sia successo, perchè l’imbragatura che teneva l’uomo agganciato alla pianta sia improvvisamente "collassata" e se la ditta avesse adottato tutte le misure di sicurezza previste dalla legge. In particolare, gli agenti della polizia locale, a cui l’inchiesta è demandata, hanno provveduto a sequestrare parte dell’attrezzatura e del materiale che l’uomo stava utilizzando (scarpe, imbragatura e motosega). Inoltre, hanno chiesto l’intervento del Servizio prevenzione e sicurezza ambiente dell’Asl di Monza per una perizia tecnica: il sopralluogo potrebbe avvenire già oggi. Stando ai primi accertamenti, pare che l’uomo non indossasse il casco protettivo.