Vent’anni fa cadeva il Muro:Monza celebra l’evento

Mostra fotografica, letture e dibattiti
Vent’anni fa cadeva il Muro:Monza celebra l’evento

Monza – L’unico crollo…edilizio che la gente ama festeggiare. Sono passati vent’anni, infatti, dalla caduta del Muro di Berlino, dal 1961 al 1989 simbolo della Guerra fredda e della divisione dell’Europa in due blocchi – geopolitici, militari, ideologici – contrapposti: la "cortina di ferro". Una cortina che subisce i primi strappi già nell’estate 1989, quando in Ungheria e Polonia ai regimi comunisti subentrano i primi governi eletti democraticamente.
La frontiera con l’Europa Occidentale, caratterizzata da una linea ininterrotta di campi minati, barriere di filo spinato, torrette armate, viene aperta in più punti: decine di migliaia di cittadini tedesco-orientali la varcano, anche solo per fare spese. Quelli che rientrano portano con sè i germi della rivolta anche in Germania Est, Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria, dove i regimi comunisti ancora tengono in mano le redini del potere. A Postdam, capitale della DDR, il vecchio Erich Honecker, mummificato simbolo del regime, è costretto a dimettersi da imponenti manifestazioni di piazza il 18 ottobre. I suoi successori vorrebbero usare la forza, ma da Mosca, dal riformista pragmatico Mikhail Gorbaciov, arriva un secco "niet".
Allora si decide di aprire i posti di blocco, per consentire ai tedesco-orientali di recarsi a Berlino Ovest: la speranza è che abbassando il fuoco, l’acqua ormai bollente non esca dalla pentola. Vana speranza. Il 9 novembre 1989 la folla da l’assalto ai varchi, e poi inizia a prendere a picconate il muro, che in 28 anni anni migliaia di persone (più di 200 delle quali uccise nel tentativo) avevano superato illegalmente. E con quello le fondamenta dell’impero sovietico.

Sono passati giusto 20 anni, e quel 9 novembre è diventato il Giorno della Libertà. Per festeggiarlo, Monza ha organizzato diverse iniziative. Da lunedì, sino al 14 novembre (dal lunedì al sabato, ore 9-12 e 15-18), la Nuova Biblioteca di San Rocco, in via Zara, ospiterà la mostra fotografica sul Muro di Berlino, organizzata dalla Circoscrizione 3 in collaborazione con il Goethe Institut Mailand. Sabato e domenica prossimi, il 7-8 novembre, in via Italia sarà ricostruito (a cura dell’Associazione Arcadia) il leggendario Checkpoint Charlie, il più noto punto di passaggio del Muro di Berlino.
Domenica, in sala Maddalena (16.30), vias Santa Maddalena, andrà in scena "Quei giorni a Berlino", lettura scenica di testi tratti da cronache radiofoniche, articoli di stampa, testimonianze, con proiezione di filmati dell’epoca ed esecuzione di arie per canto e pianoforte di Kurt Weill, a cura dell’Associazione Mnemosyne.
Lunedì 9, infine, doppia iniziativa: presso l’aula magna dello Zucchi incontro sullo scrittore dissidente Vassilij Grossman; in Sala Maddalena (ore 21), tavola rotonda organizzata dall’Arcadia su "Quale Europa a 20 anni dalla caduta del muro", con i giornalisti Massimo Introvigne, Marco Respinti e Roberto Sosa.
Giuliano Da Frè