Vedano Aveva già mandato seimila buste agli spedizionieri, pronte ad essere inviati ad ignari cittadini. E altre decine di migliaia (circa 30mila) sono state trovate nel suo appartamento di Vedano al Lambro. Era una truffa in grande stile, quella preparata da un brianzolo di 59 anni, pregiudicato, le cui generalità non sono state rese note, denunciato la scorsa settimana dai militari della Guardia di Finanza di Biella nell’ambito di un’indagine per truffa, coordinata dal sostituto procuratore Alessandro Pepè, di Monza. L’uomo inviava una raccomandata apparentemente ‘urgente’, con l’indicazione nel mittente di un inesistente studio notarile milanese, per ”verifiche catastali”. Raccomandata per la quale era richiesto il pagamento di un contrassegno di 28,50 euro. messo mano al portafogli senza nemmeno pensare ad una possibile truffa. L’indagine e’ partita dopo la denuncia del titolare di una tintoria del biellese che invece, dopo aver pagato il contrassegno al corriere per quella che gli era sembrata una comunicazione urgente, aveva capito di essere stato raggirato. L’uomo resta indagato a piede libero, secondo quanto si apprende da palazzo di giustizia a Monza. L’accusa contestata nei suoi confronti è quella di truffa.
Federico Berni