Uso il box con tanti giochi per il mio bimbo mentre lavoro: ma faccio bene?

Risponde la dottoressa Giulia Casiraghi, terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva.
Bambino giochi in casa - foto creata da freepik/it.freepik.com
Bambino giochi in casa – foto creata da freepik/it.freepik.com

Buongiorno, mio figlio ha 9 mesi e quando lavoro lo metto nel box con molti giochi per intrattenerlo, va bene?

Buongiorno, capisco la sua necessità di poter lavorare tranquillamente, però vorrei farla riflettere su un uso più o meno corretto del box come strumento di contenimento.

Il box in sé non è uno strumento inutile o sconsigliato, ma tutto dipende da come e quanto viene usato.

Le sconsiglio di lasciare il bambino per troppo tempo nel box, per esempio può essere un aiuto quando necessita del tempo per una doccia, o magari sta pulendo il pavimento e non può lasciare il bambino a terra o comunque per brevi periodi di necessità lungo la giornata. Questi sono solo alcuni esempi per farle capire quanto tempo può essere usato.

Infatti se utilizzato troppo e continuativamente, potrebbe portare ad un ritardo di sviluppo in quanto impedisce l’esplorazione dello spazio, che nel box è sempre lo stesso, e la possibilità di muoversi liberamente.

Inoltre il bambino potrebbe mettersi in piedi prematuramente quando le strutture muscolo-scheletrico non sono ancora pronte.

Se deve comunque utilizzare il box, le consiglio di non mettere troppi giochi, meglio sceglierne due o tre e cambiarli a rotazione.

In questo modo il bambino avrà la possibilità di esplorare e usarne uno alla volta senza venir distratto da tutti gli altri.

Inoltre troppi giochi in uno spazio ristretto limitano il movimento spontaneo in quanto diminuiscono la superficie utilizzabile.

Quindi se dovessimo privilegiare un supporto le consiglierei un tappeto di quelli semirigidi con dei cuscini intorno, però se dovesse usare per forza il box, provi a mettere in atto questi consigli per non impoverire l’esperienza del suo bambino.

Giulia Casiraghi *

* Laureata all’Università di Milano Bicocca, è TNPEE – Terapista della neuropsicomotricità dell’età evolutiva. Iscritta all’albo professionale dei terapisti della neuropsicomotricità dell’età evolutiva n°448. Si occupa di età evolutiva, in particolare segue bambini e ragazzi tra zero e 18 anni con disturbi del neurosviluppo. Lavora come libera professionista a Milano e nella provincia di Monza e Brianza. Per info: mail, Facebook, Instagram.