Un supermarket della droganei boschi attorno a Lentate

Lentate sul Seveso – Nei boschi delle Groane a cavallo tra Lentate e Lazzate avevano creato un vero e proprio ufficio della droga, dove puntuali come dipendenti pubblici aprivano alle 18 e chiudevano alle 21. Il giro d’affari? Circa seimila euro al giorno per un totale di sessanta clienti affezionatissimi che non si perdevano mai la sniffatina quotidiana. Un quadro preoccupante che è emerso da una maxioperazione condotta dai carabinieri del nucleo nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio, guidati dal luogotenente Raffaele Grega. Il la è stato il grido di disperazione lanciato da una famiglia residente a Chiesa Val Malenco, che ha raccontato tra le lacrime ai militari di come il loro ragazzo fosse diventato schiavo della droga, i carabinieri hanno risposto concentrando l’attività investigativa sostanzialmente nella provincia di Sondrio, scoprendo però che buona parte della roba arrivava da Lentate sul Seveso.

In mezzo a verdeggianti boschi della Groane, dove solitamente le famigliole vanno a fare la gita in bicicletta, sino a un paio di settimane fa si celava una banda di sei persone composta da quattro marocchini clandestini, ma con domicilio a Landriano, e due italiani con casa nel Comasco. I secondi facevano gli autisti, tutti i giorni salivano a bordo della loro auto, caricavano gli stranieri e li portavano in mezzo a piante e erbacce per servire i clienti di turno. Neve, pioggia, sole, l’attività di spaccio era puntuale come un orologio svizzero, dal lunedì alla domenica dalle 18 alle 21 qui la “dose quotidiana” era assicurata. I militari hanno quantificato un introito giornaliero di circa seimila euro, corrispondente a 60 clienti. Stranieri, tutti tra i venticinque e trent’anni, sono stati raggiunti da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Sondrio e ora si trovano in carcere, la competenza giudiziaria però è già passata al tribunale di Monza. In manette sono finiti anche spacciatori della zona di Chiesa Val Malenco.

Con quest’operazione proseguita per cinque mesi, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio hanno certamente dato un duro colpo al mondo dello spaccio lombardo e in particolare hanno fatto emergere un ulteriore centrale della droga nel cuore delle Groane. Non è la prima volta, purtroppo, che gli incontaminati boschi vengono scelti come luogo sicuro dove celare e soprattutto vendere sostanze stupefacenti di ogni genere: eroina, cocaina, hashish. Gli eco-spacciatori oltre a essere puntuali, erano sempre ben forniti.
Cri.Marz.