Turismo, il futuro è qui tra i tesori della Brianza

Turismo, il futuro è qui tra i tesori della Brianza

Monza – Se l’industria vacilla in tempo di crisi la Brianza può guardare al turismo locale come risorsa per il futuro. In particolare al suo gioello, la Villa reale che secondo una stima della Camera di commercio locale è in grado, insieme al parco, di generare 70 milioni di euro di indotto all’anno e almeno 800 nuovi posti di lavoro. La piccola Versailles, infatti, ristrutturata e valorizzata come accade per altre ville di delizia opportunamente rivalutate sia in Italia che all’estero, potrebbe infatti configurarsi come un bacino imponente di opportunità professionali per quanto riguarda la recettività e il commercio. Il Parco e la Villa sarebbero in grado di dare lavoro a commessi, cuochi, baristi e tecnici di marketing per attirare quel pubblico che ancora stenta ad arrivare a Monza solo per divertimento, coinvolgendo anche 300 imprese tra nuove e già esistenti. La Villa Reale, nonostante la crisi, resta una delle principali attrattive del territorio della Brianza, generando comunque un indotto di 70 milioni di euro all’anno, distribuiti tra ricettività e ristorazione (oltre 42 milioni di euro), shopping (oltre 16 milioni), trasporti (oltre 6 milioni di Euro) e altro (più di 4 milioni). Comprensibilmente una volta valorizzata la struttura e il suo intorno, parco e villa necessiterebbero di più imprese e personale per gestire tutti i servizi collegati al suo sfruttamento. Lo studio della Camera di commercio, che si basa su dati di Registro Imprese, Istat, Iulm, Ciset, Excelsior, Fipe-Confcommercio, Mercury, sottolinea che molteplici sarebbero i profili da impiegare, principalmente coinvolti in servizi alla ristorazione (382 persone), dello shopping (290 nuove assunzioni), dei trasporti (106 lavoratori), con particolare attenzione a commessi e cassieri (135), cuochi, camerieri e baristi (92) e tecnici specializzati in marketing, vendita e distribuzione (44). E per la maggior parte dei profili richiesti sarebbe necessario il diploma (almeno in 367 casi, mentre per 138 neoassunti la laurea e per 266 assunti il titolo dell’obbligo, per assolvere a compiti di servizio generico). L’avvento dell’Expo potrebbe essere una occasione da non perdere, ma è soprattutto adesso, dopo la nascita del consorzio che gestirà parco e villa (sottoscritto la scorsa settimana tra Governo, Regione e comune di Monza) che si intravvede il rilancio definitivo della struttura. Un deciso impulso si auspica venga dal concessionario privato che secondo l’accordo sarà scelto dopo una gara nazionale e che si farà carico della conclusione dei lavori di restauro e soprattutto della gestione degli spazi con un’ottica esplicitamente imprenditoriale. Sabrina Arosio