Tribunale delle imprese a MilanoNo di giudici, avvocati e politici

Il presidente del tribunale e il presidente dell'ordine degli avvocati hanno espresso tutta la loro contrarietà al provvedimento del governo che porta nel capoluogo lombardo il tribunale delle imprese. La causa fa breccia nei politici monzesi che firmano un documento trasversale
Tribunale delle imprese a MilanoNo di giudici, avvocati e politici

Monza– No al tribunale delle imprese a Milano. Magistrati, avvocati e politici di Monza lo gridano con forza. É di martedì 28 febbraio la presa di posizione di Annamaria Di Oreste, numero uno del tribunale cittadino, e di Francesca Sorbi, presidente dell’ordine degli avvocati, con al quale criticano la decisione di portare nel capoluogo lombardo il cosidetto tribunale delle imprese.
Un tema che già in passato aveva visto l’avvocato Sorbi esprimere tutta la perplessità del provvedimento contenuto nel decreto “Salva Italia” del governo Monti. La presa di posizione di magistrati e avvocati non è sfuggita alla classe politica monzese.
I consiglieri regionali Roberto Alboni (Pdl), Enrico Brambilla (Pd), Stefano Carugo (Pdl), Massimiliano Romeo (Lega) e Stefano Zamponi (Idv) auspicano che il governo non converta in legge il decreto Salva Italia. «Questo accentramento – affermano i consiglieri regionali – comporterebbe una inevitabile congestione dei contenziosi nel capoluogo regionale ma, soprattutto, si tratta di un provvedimento che ignora totalmente l’efficienza di Fori come quello di Monza, attualmente in grado di servire ottimamente un bacino d’utenza di oltre un milione di abitanti e circa 83 mila imprese e di garantire la definizione dei contenziosi in tempio ragionevoli». Da qui la solidarietà alle iniziative di avvocati e magistrati e la «volontà di difendere tale posizione in tutte le sedi opportune».