Tra Misinto e Cogliate discaricaa cielo aperto: scarti edili e altro

Via Monte Bianco: una discarica a cielo aperto. Per la strada che conduce da Cogliate a Misinto, attraversando il parco delle Groane, non c'è pace. Negli ultimi giorni, proprio dopo la stretta curva a metà fra i due paesi, è sorta una discarica fornita di ogni genere di rifiuto.
Tra Misinto e Cogliate discaricaa cielo aperto: scarti edili e altro

Misinto – Via Monte Bianco: una discarica a cielo aperto. Per la strada che conduce da Cogliate a Misinto, attraversando il parco delle Groane, non c’è pace. Negli ultimi giorni, proprio dopo la stretta curva circa a metà del percorso fra i due paesi, è sorta una minidiscarica fornita di ogni genere di rifiuto pensabile. Nel mucchio si riconosco naturalmente diversi scarti edili, quali piastrelle e mattoni, ma anche sacchi in plastica a uso industriale, utilizzati per cercare di celare lo scarico abusivo, un passeggino e un girello per bambini, oltre che numerose borse di semplice spazzatura. La via, naturalmente protetta dalla folta vegetazione dei boschi di Sant’Andrea, è zona ideale per gli scaricatori abusivi. A marzo, l’associazione nazionale insubrica Domà Nunch aveva promosso una giornata di pulizia dei boschi alla quale avevano preso parte diversi ragazzi frequentatori del parco, ma anche i sindaci di Cogliate e Misinto, Luciana Picco ed Enrico Zanotti, oltre che l’assessore ai Lavori pubblici di Cogliate, nonché vicesindaco, Achille Pagani. Il risultato della pulizia straordinaria furono diverse camionate di rifiuti, dai semplici sacchetti in plastica, passando per siringhe e bottiglie in vetro, sino ad arrivare a lastre di pericolosissimo eternit. Nei giorni immediatamente successivi all’intervento drastico, il parco rimase pulito e in ordine, ma ben presto l’inciviltà delle persone è tornata a farsi sentire prepotente. Purtroppo, le forze dell’ordine, così come le amministrazioni locali, non hanno molti mezzi per evitare che la situazione degeneri, se non l’applicazione di una forte repressione, con multe e sanzioni, ma è sempre difficile cogliere sul fatto o ritrovare i colpevoli degli abusi ambientali.
Diego Marturano