The Cranberries tourNon sciupateli troppo

I Cranberries in tour, e Alessio che aspetta. Ci sono ben quattro date tra l'ultima che ho fatto a Madrid e la prossima che farò a Padova. Che dirvi a voi fortunati? Godetevela tutta, godeteveli tutti, ma non sciupatemeli troppo e per favore non intasatemi la bacheca di foto, video, almeno che non mi odiate e vorreste farmi fuori.
The Cranberries tourNon sciupateli troppo

L’attesa che ti logora. Mi sono ripreso? Posso continuare tranquillamente la mia vita di sempre? No, non penso proprio. Continuo a pensare a quello che è stato, continuo, appena mi fermo un attimo, a rivedere le immagini di quei giorni. Sì, va beh… detto così immagino i miei amici e i miei familiari tutti con la cornetta in mano a chiamare il 118: “Sì, buonasera, la chiamo perché mio figlio è completamente uscito di testa, è nessessario un Tso (trattamento sanitario obbligatorio). Subito”.

La verità è che è difficile da spiegare, però è più forte di me, è più forte di tutte quelle persone che fanno quello che ho fatto io; quando Dolores ti entra dentro, ti entra nel sangue, non puoi più fare a meno di lei, ne vuoi ancora… e sempre di più. E non sai se puoi aspettare il prossimo concerto, e non sai se quelli che hai già programmato possano bastarti. E allora che fai? Ne aggiungi altri alla tua lista. Beh… diciamo che non ho fatto tutto da solo, diciamo che c’è stata gente che ha assecondato la mia follia, c’è gente che ha gettato benzina sul fuoco.

Vero Mara? Vero Sara? Risultato? Aggiunto anche Grenoble (voci non ancora ufficiali mi dicono che si aggregheranno anche due miei colleghi… lo so adesso mi staranno maledicendo: li convincerò per sfinimento). Ma non lo sapevo io che Grenoble fosse praticamente in Italia. Un quadro astrale perfetto, tre ore di macchina, è di sabato, meglio di così non poteva essere. E intanto il tour prosegue, e lo fa senza di me. Lo so che quello che sto per dire possa sembrare da infame e senza rispetto ma… qualcuno mi insegna a fare bene le macumbe? No, perché le mie non funzionano molto bene, anzi non funzionano affatto.

Sia chiaro, nulla di grave. Una ruota del bus bucata, un corto circuito nel palazzotto dove devono suonare (questo a me è successo), un’invasione di cavallette. Insomma, qualsiasi cosa basta che non suoninooooooooooooooooo. Sì, un po’ mi vergogno. Ma uffa. Non possono suonare solo dove ci sarò anch’io? Dai, in fondo non sono mica poche. Scherzi a parte, provo davvero tanta invidia nei confronti di chi in questi giorni li ha visti e li vedrà. Porca vacca: ci sono ben quattro date tra l’ultima che ho fatto a Madrid e la prossima che farò a Padova. Che dirvi a voi fortunati? Godetevela tutta, godeteveli tutti, ma non sciupatemeli troppo e per favore non intasatemi la bacheca di foto, video, almeno che non mi odiate e vorreste farmi fuori. Questo è un buon modo per farmi venire un bell’infarto. Cosa resta da dire? Ah, sì sì…. – 17 giorni. E che passino in fretta.
Alessio