Sulbiate, allarme Pedemontana«Cancella una strada, rischio caos»

Sulbiate, allarme Pedemontana«Cancella una strada, rischio caos»

Sulbiate – Non avere più il tunnel non significa solo rumore e un brutto panorama. Non avere più il tunnel, a Sulbiate, significa anche dire addio a una storica via, che collega il paese alla Sp177, arteria fondamentali per la viabilità del vimercatese. «Sembrava inverosimile» dice il sindaco, guardando le mappe, che Pedemontana si portasse via la principale porta di ingresso al paese. È successo quando dall’originaria (cioè prevista nel progetto preliminare) galleria di un chilometro circa si è passati (nel definitivo) a quello che è stato ribattezzato come «il panettone»: sette metri di altezza artificiale per poco più di cento di lunghezza. Proprio a cavallo di via 25 aprile.

Il problema non è da poco, perché rischia di mandare in tilt la viabilità cittadina e non solo, come spiega Stucchi: «La diretta conseguenza è che da via 25 aprile non potranno più entrare i settanta autobus giornalieri di Net e il traffico pesante». L’altro “ingresso” di Sulbiate è via Fermi, stretta stretta tra un pungo di vecchie case a destra e a sinistra. «Da lì certo possono passare solo le auto. Adesso mi spieghino dove andranno i veicoli più ingombranti quando apriranno i cantieri, e dopo. Vuol dire che quattro-cinquemila persone non potranno più tornare a casa in modo agevole. Per non parlare del fatto che verrà cancellata una strada che è lì dal tempo dei Romani».

Non solo, chiusa via 25 aprile, diventa inutile pure la nuovissima tangenzialina sud, aperta da un annetto e ancora nemmeno inaugurata. «Un grosso sacrificio di Sulbiate – commenta Stucchi –costruita a nostre spese e rinunciando a un’opera connessa, per portar fuori dalla provinciale il traffico pesante. Bel premio». Un progetto pieno di errori enormi, che Stucchi non è disposto ad accettare: «Se questo scempio passasse – ha detto giovedì sera alla “Trimestrale” – voi perdereste il sindaco. Le dimissioni esistono anche per questo». Sulbiate ha presentato ricorso al Tar venerdì scorso, inoltrandolo in Provincia, in cerca di sostegno. «Il nodo centrale è la galleria – continua il sindaco – ma facciamo notare come siano stati del tutto disattesi gli accordi del preliminare senza il nostro consenso, il nuovo progetto è stato steso dai tecnocrati, non dai politici».

Da dove passeranno i mezzi pesanti diretti a Sulbiate è presto detto e infatti non c’è meno preoccupazione a Mezzago (dove il sindaco promette a sua volta ricorso). «Tutto questo rischia di sconvolgere l’assetto del territorio – commenta Antonio Colombo – occorre trovare una soluzione sulle opere connesse, mentre è da rivedere il progetto in fase di esecutivo». Altro ricorso ancora quello presentato dai belluschesi, ormai da quasi un mese («Attendiamo risposte» dice il vicesindaco Irene Colombo): è per via della maxi area di servizio, comparsa improvvisamente nel progetto definitivo.
Letizia Rossi