Su Valeria sparati forse nove colpiRelazione finita ma senza drammi

Forse sono stati nove i colpi esplosi da Giovanni Avogadro contro la sua ex fidanzata Valeria Mariani. A stabilirlo precisamente sarà l'autopsia. Quanto alla relazione sentimentale tra i due, era finita ma senza drammi.
Su Valeria sparati forse nove colpiRelazione finita ma senza drammi

Desio – Quasi sicuramente i colpi esplosi da Giovanni Avogadro contro la sua ex fidanzata Valeria Mariani sono stati più di cinque. Uno lo ha rivolto a se stesso, e almeno otto o nove li ha sparati in direzione della ragazza in via padre Kolbe. A stabilire il numero preciso dei proiettili che hanno mortalmente colpito la giovane desiana sarà il medico legale che effettuerà l’autopsia sul corpo di Valeria. I due giovani, infatti, dopo l’omicidio-suicidio, sono stati trasferiti all’Istituto di medicina legale di Milano.

Anche la breve discussione che i due fidanzati avrebbero avuto prima degli spari non sembra avere trovato riscontri oggettivi. I vicini di casa hanno raccontato di avere udito distintamente, e a ripetizione, parecchi colpi di arma da fuoco. Resta ancora da chiarire come Avogadro, figlio unico di un famiglia molto nota di Ramponio Verna, che da qualche tempo viveva in un appartamento a Como, si sia procurato la pistola che ha spezzato per sempre la vita della 28enne per poi farla finita.

La pistola, di fabbricazione Ceca, era clandestina. Questa la definizione tecnica utilizzata dai carabinieri per indicare un’arma non registrata sul mercato italiano. Gli inquirenti stanno quindi cercando di capire come il 31enne comasco sia riuscito a procurarsela.

Infine, la relazione tra i due, si era sì conclusa da poco, ma senza drammi. Sembra, infatti, che i due continuassero a sentirsi e forse qualche spiraglio del rapporto sentimentale era ancora aperto. Negli ultimi tempi Valeria frequentava gli amici e le amiche di Desio, come aveva sempre fatto. Persino la sera prima di venire assassinata era uscita con alcune di loro. Inoltre, sempre domenica, lo stesso Giovanni era stato visto nel suo paese natale tranquillo e educato come tutti lo ricordano nel piccolo comune della valle d’Intelvi.

Il 31enne, di professione idraulico e frontaliere in Svizzera, era conosciuto per essere un grande lavoratore, ma un po’ riservato. All’origine quindi del folle gesto potrebbe essere stato uno stato d’animo troppo introverso che ha mosso quegli istinti omicidi che hanno portato poi alla tragedia. Nella testa del ragazzo, potrebbe essersi insinuata l’idea di avere perso per sempre l’amore di Valeria. Intanto gli inquirenti insieme al Pm di Monza Salvatore Bellomo, stanno portando avanti tutte le indagini del caso.
I.Ba.