Stranieri, boom imprese agricoleE la Brianza lancia il farro doc

Monza – In cinque anni crescono del 18,7% i titolari extracomunitari di imprese individuali del settore agricolo, mentre la media registra una diminuzione del 10,4%. E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati del registro delle imprese, diffusi oggi in occasione della presentazione dell’accordo per introdurre la coltivazione del primo farro "doc" tracciato da pasta in Lombardia "made in Brianza". Su base annua le imprese attive in coltivazioni e allevamento in Italia al secondo trimestre 2009 hanno fatto registrare una diminuzione del 2%, passando da 871016 imprese a 888762. Solo la Calabria registra un aumento (+3,1% in un anno) mentre "tengono" le imprese di Lazio e Trentino Alto Adige, rispettivamente -0,1% e -0,6%.

La tendenza è confermata anche dal saldo nei primi otto mesi del 2009 tra imprese nuove e cessate nel settore agricolo, saldo in passivo di 15mila imprese. Una riduzione per le imprese individuali, che rappresentano oltre il 90% del settore complessivo, che riguarda sia gli uomini (-2,6% in un anno) sia le donne (-2,1% in un anno). All’accordo promosso dalla Camera di commercio di Monza e Brianza tra un gruppo di coltivatori della Coldiretti e l’impresa marchigiana Pastificio Latini per introdurre la coltivazione del farro da pasta in Brianza hanno aderito all’iniziativa 19 produttori del territorio di Monza e Brianza con complessivamente 72 ettari di terreno.

Stimando una produttività del farro media di 5.000 chilogrammi per ettaro, saranno raccolti a fine estate circa 360.000 chilogrammi di cereale che, con una resa in pasta pari a circa l’80%, si trasformerà in 290.000 chilogrammi di pasta di farro "made in Brianza", la prima pasta di farro "tracciata" in Lombardia. Inoltre, la Camera di commercio di Monza e Brianza, in collaborazione con Promos, accompagnerà ad Amsterdam, dal 12 al 15 ottobre, in missione imprenditoriale, sei importanti florovivaisti di Monza e Brianza per importare anche in Brianza la coltura dei tulipani. "Con questo accordo – scrive in una nota Tiziano Tenca, membro di giunta della Camera di commercio di Monza e Brianza riferendosi all’intesa sul farro – abbiamo scelto di fare un passo in avanti nella valorizzazione delle eccellenze del territorio, un percorso che iniziò a settembre dello scorso anno con il Made in Brianza, assegnato alla patata di Oreno e all’asparago di Mezzago. Intendiamo ora introdurre in Brianza un nuovo prodotto agricolo, quale il farro, con un percorso che si basa sulla tracciabilità del prodotto e della pasta da farro per dare al consumatore un prodotto genuino e in cui è possibile identificare ogni fase della produzione, dai campi alla tavola".