«Stay hungry, stay #choosy»E voi siete schizzinosi sul lavoro?

Non siate troppo “choosy” ovvero non siate “schizzinosi” nell'accettare un lavoro. È la parola della settimana, da quando il ministro Elsa Fornero l'ha pronunciata parlando dei giovani in un convegno a Nichelino. Ed è subito un fenomeno del web. E voi vi sentite molto #choosy?
«Stay hungry, stay #choosy»E voi siete schizzinosi sul lavoro?

Monza – Non siate troppo “choosy”. È la parola della settimana, da quando il ministro Elsa Fornero l’ha pronunciata nell’intervento in un convegno a Nichelino. «I giovani escono dalla scuola e devono trovare un’occupazione, ma non devono essere troppo ‘choosy’, come dicono gli inglesi». Ovvero non devono essere troppo schizzinosi, devono accettare anche le offerte di lavoro meno allettanti per puntare a migliorare nel corso della loro carriera lavorativa: «Devono attivarsi per entrare subito nel mondo del lavoro e poi trovare un’occupazione migliore. Abbiamo visto tanti laureati in attesa del posto ideale, ma in un mercato debole come quello attuale bisogna entrare subito e poi migliorare».

Ad avercela una carriera lavorativa, hanno pensato subito in tanti. Il ministro Fornero ha poi aggiustato il tiro (“I giovani italiani oggi sono disposti a prendere qualunque lavoro, tanto che sono in condizioni di precarietà”) ma “choosy” ha invaso la rete, è entrata in fretta tra trend topic su Twitter (#choosy) ed è diventata virale.

“Stay hungry, stay choosy”, parodiando il celebre “stay hungry, stay foolish” (siate affamati, siate folli) di Steve Jobs agli studenti di Stanford; “Io posso essere molto #choosy tra un lavoro che non mi danno, uno in cui mi sottopagano e uno in cui sorry, abbiamo eliminato i collaboratori” scrive Alessandra Casella, un passato nella Tv delle Ragazze su Raitre e oggi direttore editoriale di una tv web dedicata ai libri; “#choosy fan tutte” (e chissà cosa ne pensa Mozart) fino alle shackespeariano “#choosy o non #choosy, questo è il problema”. E via così tra ironia e analisi seria dei dati della disoccupazione giovanile che in Italia sfiora il 35% ricorda il giornalista Alessandro Robecchi.

E voi vi sentite molto #choosy? Commentate e raccontate le vostre esperienze lavorative.