Stati generali Confindustria:lunedì la Marcegaglia a Carate

Stati generali Confindustria:lunedì la Marcegaglia a Carate

Carate – La crisi oltre la crisi. Per provare a individuare rapidamente degli strumenti e delle decisioni che siano in grado di anticipare la ripresa. Un’impresa ovviamente complicata che Confindustria Lombardia tenterà di progettare lunedì mattina a Carate, durante gli Stati Generali 2009. Confindustria regionale, dopo le edizioni ospitate a Varese e Cremona, questa volta ha puntato sulla Brianza: l’incontro dedicato al tema «Anticipare la ripresa: le scelte possibili» si svolgerà alla residenza Il Parco di Carate e inizierà alle 10. Il programma prevede i saluti di Carlo Edoardo Valli, presidente Confindustria Monza e Brianza, la relazione di Giuseppe Fontana, presidente Confindustria Lombardia, e l’intervento di Mario Deaglio, docente di economia internazionale all’Università di Torino. Alle 11.10, il giornalista Ferruccio De Bortoli, direttore de Il Sole 24 Ore, intervisterà i responsabili delle aziende lombarde Effebiquattro di Seregno, Elettronica Rold di Milano, Zanetti di Bergamo e Luceat di Brescia. Toccherà poi a Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia, e ad Antonio Tajani, vice presidente Commissione Europea, prospettare le possibili vie d’uscita per una situazione decisamente difficile. Di Emma Marcegaglia, presidente Confindustria, sarà l’intervento conclusivo alle 12.45. «Il modello di industria del nostro territorio – spiega Giuseppe Fontana, presidente di Confindustria Lombardia e responsabile della holding Gruppo Fontana – è particolarmente proiettato all’anticipazione. In questo momento, ci deve essere il coinvolgimento di tutti. Ora sono necessarie reazioni importanti e immediate. Ne discuteremo con la Regione Lombardia, che ha capito l’urgenza di questi interventi. Ne parleremo con tutti e parleremo di infrastrutture, che sono anticicliche e perciò in grado di anticipare la ripresa. L’Europa, poi, deve essere un forte strumento di rilancio dell’economia. E parleremo anche di misure in tema di credito per sostenere le imprese». «Ma è stato comunque fondamentale – aggiunge Fontana – mantenere la barra stabile anche quando si voleva far credere che tutto fosse finanza e servizi. Noi, qui, abbiamo invece un forte zoccolo duro di manifatturiero».
Sergio Gianni