Sospiro di sollievo a LentateIl passaggio a livello non chiuderà

Lentate sul Seveso – Un sospiro di sollievo lungo quattro mesi. Ha sortito l’effetto sperato il pressing del sindaco, Massimo Sasso, sui prefetti Renato Saccone, delegato per la Provincia di Monza e Brianza, e Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano, per non chiudere definitivamente il passaggio a livello di via XXIV Maggio a Camnago, provvedimento previsto per il prossimo lunedì 31 maggio. La riunione decisiva si è tenuta lo scorso martedì 25 aprile, quando il primo cittadino lentatese si è recato nel capoluogo lombardo e si è seduto al tavolo con i due massimi esponenti della sicurezza pubblica e i referenti di Rfi.

Le ferrovie si sono dimostrate da subito reticenti, “sbattendo in faccia”, passateci il termine, a Sasso l’accordo di programma firmato dal suo predecessore, Riccardo Brunati, in cui si annunciava chiaramente la chiusura definitiva delle sbarre in zona stazione. «Ho rilanciato – evidenzia Sasso – proponendo il declassamento del passaggio a livello, rendendolo esclusivamente pedonale, ma Ferrovie hanno fatto orecchie da mercante: il costo per loro sarebbe rimasto lo stesso, la soluzione è solo la chiusura». A questo punto sono entrati in gioco i due prefetti, che prendendosi a cuore la prospettiva che decine di persone rimanessero divise dal resto del paese, hanno invitato a un accordo.

La formalizzazione è arrivata in extremis nella mattinata di ieri, venerdì 28 maggio, quando dopo uno scambio febbrile di e-mail tra sindaco, Rfi e ingegner Lorenzo Cassina, responsabile lavori pubblici, si è arrivati almeno a un rinvio: «Il passaggio a livello non chiuderà fino al primo ottobre, Rfi ci ha “abbonato” 154 euro al giorno di multa per non aver rispettato l’abbassamento definitivo delle sbarre, previsto già l’ottobre scorso, e si è impegnata a far partire a breve il cantiere per la costruzione del sottopasso sotto i binari». Già a tal proposito in settimana l’amministrazione, in risposta a una richiesta avanzata dai residenti, ha esposto nella sala d’attesa della stazione il progetto, peccato però che per l’avvio della parte comunale, manchi l’esproprio di un terreno privato.

«Il 18 giugno prossimo torneremo in consiglio comunale – conclude il primo cittadino – per votare il progetto esecutivo, entro quella data i cittadini potranno avanzare le loro osservazioni al documento, a ruota sarà possibile attivare anche la procedura d’esproprio e dal canto nostro avremo concluso la parte di nostra competenza». Poi toccherà a Rfi con la speranza che per ottobre il problema sia risolto.
Cristina Marzorati