Solidarietà all’arcivescovoA Besana infuria la polemica

Solidarietà all’arcivescovoA Besana infuria la polemica

Besana – Resta tutta besanese la polemica sulle esternazioni della Lega Nord alla volta del cardinale Dionigi Tettamanzi, che la scorsa settimana ha avuto un’eco mediatica nazionale e che nel Decanato di Carate ha provocato la raccolta di più di tremila firme a sostegno del cardinale duramente attaccato dal quotidiano “La Padania” e dal ministro Roberto Calderoli per la sua apertura nei confronti di rom e migranti. Forse perchè proprio a Besana, governata dal centrodestra e dalla Lega Nord, il giorno dopo il criticato “Discorso alla città” del cardinale, si è registrata la prima presa di posizione di uno dei sacerdoti del decanato, fatto sta che solo in città la polemica ha avuto strascichi. A far discutere l’intervento di don Massimo Donghi alla messa dell’Immacolata, in cui il coadiutore aveva auspicato che le amministrazioni comunali attivatesi in favore del Crocifisso si muovessero anche per esprimere solidarietà all’arcivescovo. Sul sito “Besanaweb”, gestito dal Carroccio, un lettore scrive: «In un giorno così bello, così significativo, così ricco di speranza e amore, uno dei nostri giovani uomini di Chiesa ha voluto lanciarsi in una feroce arringa contro i detrattori del suo Capo, contro un giornalucolo che fa sempre esplodere polemiche che durano lo spazio di un mattino, esternando una rabbia ed una determinazione che vorrei vedere usata per denunciare le situazioni di sopruso verso i lavoratori, i poveri, gli anziani». Una durissima lettera a cui don Max non ha mancato di rispondere, a suo modo, firmandosi in calce “prete ambrosiano validamente ordinato”. Sul sito di “Insieme per Besana”, gruppo di opposizione che lunedì sera presenterà al consiglio comunale una mozione congiunta di solidarietà al cardinale, il consigliere di maggioranza Diego Crippa si rivolge al don, che aveva lasciato un post in bacheca con un commento tratto dal quotidiano “Avvenire”, invitandolo a evitare di «comunicare tramite un canale politico come questo sito». Anche qui non è mancata la replica del sacerdote: «Seguo attentamente (quando ho un attimo di tempo ovviamente) i vari nostri siti besanesi e ho trovato qui uno “spazio” dedicato alla solidarietà al nostro Vescovo (un tema che mi sta davvero a cuore!). Volevo mandare lo stesso commento (anzi lo stavo proprio facendo) anche ad altri siti besanesi ma mi sembrava una “provocazione” non essendoci tale proposta». E anche il vicesindaco, il leghista Davide Cereda, ha voluto dire la sua: «Tutta la Lega non è Calderoli e tutta la Chiesa non è Tettamanzi», ha detto spiegando di aver assegnato un solo alloggio comunale, finora, a una coppia di albanesi con un figlio piccolo e un altro in arrivo.

Alessandra Botto Rossa