Sistema Sesto, arrestato Sarno«Perno delle tangenti per Penati»

Un nuovo arresto nell'ambito dell'inchiesta sul «Sistema Sesto», quella che vede coinvolto l'ex braccio destro di Pierluigi Bersani, Filippo Penati. Si tratta dell'architetto Renato Sarno, quello che i pm monzesi hanno definito il «perno del sistema di tangenti» a favore di Penati.
Sistema Sesto, arrestato Sarno«Perno delle tangenti per Penati»

Monza – Un nuovo arresto nell’ambito dell’inchiesta sul «Sistema Sesto», quella che vede coinvolto l’ex braccio destro di Pierluigi Bersani, Filippo Penati. Questa mattina militari della guardia di finanza su mandato del giudice monzese, Anna Magelli, e su richiesta dei pm Franca Macchia e Walter Mapelli, hanno arrestato l’architetto Renato Sarno.

Il professionista, già indagato per le vicende della società Milano-Serravalle, è stato arerstato per un’altra vicenda: in concorso con l’ex direttore generale del Comune di Sesto San Giovanni, Marco Bertoli, a sua volta già indagato, è accusato di concorso in concussione per induzione. I due avrebbero indotto il costruttore Edoardo Caltagirone, fratello e socio di Francesco Gaetano, ad affidare all’architetto Sarno nel 2009 una consulenza del valore di un milione di euro, dei quali quasi 300 mila effettivamente poi pagati, in relazione all’ex area industriale Falk.

Il nome di Sarno era già emerso nei mesi scorsi in relazione a una sospetta tangente su Pedemontana. In un file riservato sequestrato nel mese di luglio all’architetto, considerato il «perno del sistema di tangenti» a favore di Penati, per i pm monzesi l’amministratore «di fatto» la Serravalle, erano emersi una serie di pagamenti e movimenti di denaro che coinvolgono società e persone fisiche, per un totale di 1 milione e 400mila euro.

Duecentomila euro dei quali, secondo la ricostruzione dell’accusa, Carlo Tavernari, della Girpa spa, società che ha realizzato la progettazione definitiva di Pedemontana e Tem (tangenziale esterna milanese), società partecipate da Milano-Serravalle, che è concessionaria di pubblico servizio, avrebbe versato all’architetto Sarno. Un filone che portò i pm a indagare lo stesso Tavernari per corruzione di incaricato di pubblico servizio.