Seveso, fiume malato di degradoIl maltempo porta solo rifiuti

Seveso, fiume malato di degradoIl maltempo porta solo rifiuti

Seveso – Il fiume è malato e fa paura, ma c’è chi lo cura o cerca di difendersi. Lavoro straordinario per Gaetano Parisi, Armando Visentin e Ugo Rosa, proprietari di tre orti che si affacciano sulle rive del Seveso in viale Italia. I tre pensionati si sono rimboccati le maniche e sono scesi nel corso d’acqua, cercando di rimuovere decine di rifiuti trascinati dalla corrente in seguito all’ondata di piena innescata dal maltempo. L’operazione è stata una “pesca al degrado”. Altro che rami, masse di terra o pesci travolti dalla forza dell’acqua, ai piedi dei tre orti sono stati rinvenuti: un “cinquantino-scooter” divorato dalla ruggine con solo un piccolo lembo di carena, pezzi di stufe, biciclette e pezzi di ferro. Arrotolati, ammassati uno sopra l’altro, hanno formato una pericolosa diga, che ha spinto l’acqua sull’argine, erodendo le rive. «Una sporcizia inimmaginabile – ci spiega Gaetano Parisi mostrando l’ammasso di rifiuti che ha accumulato nel suo orto – c’erano persino dei teli di plastica, abbiamo fatto una gran fatica per rimuoverli e pensare che all’inizio credevamo tutto dipendesse da una pianta, invece sotto c’era molto altro. Sino a qualche settimana fa non era così, quella robaccia è arrivata dopo la pioggia». I rifiuti sono stati raccolti e portati in piattaforma, un problema che Parisi aveva segnalato al vicesindaco Carlo Del Pero, che ha apprezzato il lavoro dei suoi concittadini. Idrometro – Se Parisi, Visentin e Rosa si sono rimboccati le maniche e hanno raccolto l’immondizia, la Protezione civile gruppo volontari di Lentate ha scelto un’altra strada per controllare il Seveso: far rinascere l’idrometro. In via Tintoretto, a ridosso del ponte, attraverso una porzione in rilievo lunga sino al letto del fiume, era stato realizzato un idrometro, un metro che consente di tenere sotto controllo il livello del corso d’acqua. La misura massima di tolleranza è tre metri, dopodiché scatta lo stato d’allarme ossia l’esondazione. I volontari della protezione civile lo hanno dipinto di bianco, facendo risaltare le diverse misure e consentendo un controllo efficace del Seveso. Il debutto? Già lo scorso martedì 24 agosto, quando verso le 21 il fiume ha raggiunto i due metri e settanta centimetri, sfiorando la soglia d’allarme per via di una piena dovuta ai violenti temporali che si sono scatenati alla fonte.

Cristina Marzorati